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Redditometro 2012, nuovo strumento per la lotta all’evasione fiscale

Da Mrinvest

Nel Redditometro 2012 sono monitorate cento voci di spesa, ma l’Agenzia delle Entrate ammette un errore sugli acquisti di immobili

Redditometro 2012, nuovo strumento per la lotta all’evasione fiscaleDal primo gennaio 2013 arriva il Redditometro 2012, lo strumento a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per scovare e combattere l’evasione fiscale. Si tratta della possibilità per l’Istituto di comparare la dichiarazione dei redditi anno per anno dal 2009 in poi, con le spese effettuate dal contribuente.

E qui sta la prima possibile incongruenza: il reddito di una famiglia, o di un individuo, non è dato solo da quello che dichiara, ma anche da altre entrate, come un regalo di parenti o amici, una donazione, ecc. Ecco, quindi, che sarà importante tenere a mente queste ultime, al fine di trovarsi preparati a possibili contestazioni da parte degli uomini dell’Agenzia.

Le voci di spesa monitorate nel Redditometro 2012 sono cento, suddivise in

nove gruppi: acquisti beni durevoli, trasporti, abitazione, alimenti-bevande-abbigliamento-calzature, combustibili d’energia, immobili-elettrodomestici-servizi per la casa, sanità-istruzione-comunicazione, tempo libero-cultura-giochi, altro.

In questa prima fase, il Direttore Generale Attilio Befera ha annunciato l’invio di 300mila lettere per grossi scostamenti tra reddito dichiarato e spese, cioè per quelli superiori ai 100mila euro. Tuttavia, nelle lettere che sono già state in parte spedite ai contribuenti compare un errore grossolano di valutazione evidenziato nel Redditometro 2012: l’Agenzia ha caricato tutta la spesa per un immobile sull’anno di acquisto. Sebbene l’errore sia stato corretto, è bene controllare di non essere incappati in tale problema.

In ogni caso, la rilevazione del famoso margine di scostamento tra reddito e spese del 20% non implica un’immediata e certa contestazione dell’evasione fiscale. Si verrà, anzitutto, convocati presso l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate; il funzionario chiederà spiegazioni ed il contribuente avrà il diritto di portare in sua difesa scontrini, ricevute, prove di donazioni e quant’altro, oltre a poter fornire qualsiasi chiarimento in grado di diradare i dubbi del Fisco.

A questo punto si presentano tre possibilità:
– la verifica vera e propria non scatta perché il funzionario si convince della bontà delle spiegazioni del contribuente;
– scatta la verifica, con accertamento sugli scostamenti rilevati nel Redditometro 2012;
– il funzionario contesta uno scostamento minore al previsto in sede di successiva verifica.

Chiaramente, in un Paese come l’Italia, dove i figli comprano casa con i soldi dei genitori, moltissime famiglie sono suscettibili di contestazioni. Ma niente paura. In questi casi, la buona fede evidente del contribuente porta l’Agenzia delle Entrate a chiudere rapidamente il fascicolo non appena entrata in possesso delle informazioni e non passerà alla fase di verifica fiscale vera e propria.


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