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Reggiana, parte l’azionariato popolare

Creato il 09 marzo 2014 da Stefano Pagnozzi @StefPag82
Reggiana, parte l’azionariato popolare
Riporto questa notizia dell'8 Marzo che arriva da Reggio Emilia dove da tempo si parla di azionariato popolare.
da: gazzettadireggio.gelocal.it/
di Wainer Magnani REGGIO. Che i tifosi della Reggiana siano unici lo si sapeva e l’hanno più volte dimostrato con atti che sono entrati a far parte della storia granata.
E’ successo nel 1995 quando hanno finanziato lo stadio Giglio, si sono ripetuti in tante occasioni per difendere l’orgoglio granata, l’ultimo attestato in occasione del corteo dell’11 gennaio quando in tremila sono scesi in piazza, hanno sfilato per le vie del centro fino a piazza Prampolini e cosa più importante, hanno manifestato in modo civile, anzi di più.
Ora gli sportivi granata lanciano un’altra sfida: sottoscrivere cinquemila tessere da socio dell’azionariato popolare.
Una premessa: si deve parlare di sportivi reggiani in generale e non di ultrà, di Teste Quadre o di Gruppo Vandelli o di Rebel Crew. Sarebbe troppo riduttivo perché la Reggiana è realmente un patrimonio che appartiene a diverse generazioni di reggiani che si sono ritrovati sulle gradinate prima del Mirabello, poi del Giglio e oggi del Città del Tricolore.
L’altro elemento di correttezza fa riferimento al fatto che non si può battezzare questa associazione di azionariato popolare con un’etichetta, perché non ce l’ha. Saranno, in modo democratico, i futuri soci a indicare come destinare i soldi raccolti, eleggere i propri rappresentanti e anche stabilire le linee guida di come muoversi. Si dovrà dare vita a un dibattito approfondito e ricco di proposte. Si può pensare di legare questa iniziativa per promuovere la futura campagna abbonamenti, come fece Franco Dal Cin oppure utilizzare queste risorse per diventare realmente azionisti della Reggiana, stile Modena e Pavia oppure destinare questi soldi per varie iniziative, anche a scopo benefico mantenendo la massima autonomia.
Tutto sarà discusso nell’ambito dell’assemblea degli associati che sarà sovrana. Così come sarà fondamentale darsi uno statuto e delle regole precise di convivenza.
Un azionariato popolare che, al momento, è già stato studiato nella sua forma più semplice: una quota associativa modesta, alla portata di tutti e che sarà depositata in un conto corrente e i vari versamenti, con tanto di nome e cognome, saranno resi pubblici attraverso i media e internet. Sarà data una scadenza per la sottoscrizione e per arrivare alla fatidica quota dei 5.000 aderenti e poi dare vita all’assemblea che dovrà legittimare l’iniziativa e decidere sul dafarsi. Ovviamente non sarà questo il termine ultimo e le iscrizioni saranno sempre aperte sarà la concretizzazione dell’azionariato popolare. Il “primo mattone” di questo nuovo percorso di rappresentanza.
L’obiettivo non è quello di raccogliere fondi, tanto meno di “ingrossare” il numero degli abbonati ma semplicemente “far sentire la propria voce” in assoluta autonomia, così com’è stato in occasione del corteo dell’11 gennaio.
“Noi esistiamo come tifosi, appassionati ma anche da soci di un grande momento sportivo” è questo lo slogan che dovrà accompagnare questa nuova sfida.
In molti sottolineano che è necessario arrivare al cambio della proprietà. L’azionariato come spinta per indurre Barilli a cedere la maggioranza ai soci di minoranza. Un sentimento diffuso ma potrebbe essere un boomerang mischiare la passione dei tifosi con le vicende strettamente legate al futuro della società granata.
Inutile sottolineare l’impatto che potrà avere questa iniziativa: cinquemila reggiani che aderiscono a un azionariato che esprime un’idea e rimarcano la volontà di difendere un bene per loro prezioso come la Reggiana, non è cosa di poco conto, a prescindere dalla quota versata.
La si potrebbe anche definire una “lobby ” ma è pur sempre un “potere forte” così com’è stato il corteo dei tremila cuori granata.
Non a caso i tifosi reggiani sono stati indicati da Ultrasworld come i migliori al mondo per quella settimana. E ora questa nuova avventura potrebbe far compiere un ulteriore salto di qualità.

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