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Reggio: tutti insieme per l’Aeroporto. Raffa: “Rilancio e razionalizzazione”. Scopelliti: “Da oggi i fondi solo se c’è un piano strategico”

Creato il 24 dicembre 2011 da Stefanoperri

aeroportoassembleadi Stefano Perri (foto M.Costantino) da www.strill.it – Questa volta si fa sul serio. E’ questo il messaggio lanciato dalle istituzioni riunite attorno al consiglio provinciale  straordinario convocato presso i locali dell’Aeroporto Tito Minniti.

La provincia, ma anche la Regione, dimostrano di avere le idee chiare, ed una volta per tutte fanno pesare la loro forza contrattuale per chiedere fatti, e non più parole. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è il taglio dei dei 52 voli da parte di Alitalia nel periodo delle festività natalizie. Come avevamo denunciato giorni fa, con il taglio dei voli insieme al taglio dei treni a lunga percorrenza da parte di Trenitalia, si determina l’isolamento della Calabria e di Reggio in particolare.

A fare quadrato attorno al Tito Minniti  questa mattina c’erano proprio tutti, visti in poche occasioni cosi decisi e compatti verso un comune obiettivo. Dal presidente Eroi a Raffa, da Scopelliti ad Arena, il Deputato Aurelio Misiti e il Senatore Luigi De Sena, e poi assessori e consiglieri regionali (Sarra, Caridi, Imbalzano, Da Gaetano, Battaglia, Bova, Nucera), la Giunta provinciale al completo con in testa l’Assessore Lambarti Castronuovo e tanti consiglieri comunali reggini, di centrodestra e centrosinistra, i sindaci dei comuni della provincia (Bagaladi, Rosarno, Grotteria, Africo, San Lorenzo, Caulonia, Gerace, solo per citarne alcuni), rappresentanti della Camera di Commercio, autorità delle forze dell’ordine, imprenditori, Associazioni e Sindacati.

Reggio, e la Calabria verrebbe da dire, ampiamente rappresentate a livello politico e istituzionale. E l’impressione è quella che sta volta non si tratta di una presenza per cosi dire di testimonianza, ma di una volontà precisa di procedere insieme.

E quello dell’obiettivo istituzionale comune è il motivo di fondo con il quale esordisce il Presidente Giuseppe Raffa in testa al Consiglio Provinciale. “Abbiamo individuato una serie di criticità che rappresentano degli ostacoli per lo sviluppo dell’aeroporto” dice Raffa. “Ma la difficoltà maggiore è sicuramente quella che si registra a livello istituzionali da parte della politica nel fare sistema attorno alla questione dell’Aeroporto”.

“In questi anni – continua il Presidente Raffa – abbiamo assistito a slogan fumosi e pochi fatti. Sappiamo di attirarci addosso delle antipatie da parte di qualcuno ma non ci importa. Pretendiamo risposte concrete e coerenti con le esigenze del territorio. Consigli provinciali aperti ne avremmo potuti fare tanti, al porto, alla stazione, sulla statale Jonica. Noi giriamo quotidianamente sul territorio e vediamo le tante difficoltà che esso vive anche dal punto di vista trasportistico. Noi non siamo esenti da queste responsabilità ma adesso riteniamo che la misura sia colma”.

Spazio anche, nell’intervento introduttivo di Raffa, ad uno screening sulla situazione attuale dell’Aeroporto e sugli ultimi provvedimenti assunti dalla Provincia sul tema: “Si sta completando la pista – annuncia Raffa – l’obiettivo è quello di un rilancio della Sogas, l’ammodernamento dello scalo, la diminuzione delle spese attraverso l’internalizzazione di alcuni servizi e la trattativa con i sindacati per rivedere il costo del personale che incide per il 93% del totale delle spese. Noi vogliamo rivalutare il ruolo della Sogas e siamo contrari all’ipotesi di un’unica società di gestione  aeroportuale per tutta la Calabria.  Dobbiamo sicuramente togliere il monopolio di Alitalia che condiziona le ipotesi di sviluppo dell’aeroporto”.

Obiettivi importanti quelli enunciati da Raffa, ai quali fa eco nel suo intervento il Governatore Giuseppe Scopelliti, che ci ha tenuto a sottolineare l’importanza di ottenere dei risultati attraverso la gestione  da parte della Sogas. “Dobbiamo capire con onestà  - ha esordito Scopelliti – cosa abbiamo fatto noi in questi anni per l’aeroporto e chi aveva le responsabilità di farlo.  Sia a Lamezia che a Crotone in queste settimane si sono raggiunti importanti risultati. Dobbiamo capire cosa è la Sogas perché io ho difficoltà a capire qual è la mission di questa società. Un anno fa convocai tutti gli enti che fanno parte della Sogas e lanciai un allarme. In questi anni abbiamo inviato una serie di finanziamenti ma se togliamo Air malta, Blu panorama, e qualche altra compagnia che abbiamo portato noi, rimane solo il monopolio di Alitalia. La Sogas in questi anni non ha saputo attrarre nulla. Quando ero Sindaco abbiamo speso milioni di euro per ricapitalizzare la Sogas. Ma per avere cosa? Siamo l’aeroporto peggiore della Calabria – continua il Governatore –  eppure siamo il posto più bello del mondo”. E poi una richiesta precisa e puntuale: “Da oggi in poi la ricapitalizzazione solo dopo aver visto un piano strategico di sviluppo credibile. A Crotone sono stati capaci di rivoluzionare l’Aeroporto in un anno e mezzo. La Regione ha messo in bilancio 3 milioni per la charteristica, 5 milioni per attrarre i voli, abbiamo aperto un bando per iniziative come quella di Blu panorama. Oggi però siamo al limite massimo di sopportazione. Chi fa amministrazione deve anticipare certe cos,e non possiamo arrivare sempre quando le cose sono già morte a fare i funerali.  Il problema è la strategia. La politica è capacità di fare sintesi.”.

E poi entrando nel merito degli aspetti tecnici il Governatore Scopelliti ha individuato quello che secondo lui è il problema più importante da risolvere immediatamente.   “Bisogna convocare un tavolo per togliere i vincoli, con Enac e Enav, altrimenti i nuovi vettori  e i charter non possono arrivare. Ultimamente si erano avvicinate alcune compagnie, mi chiedo chi le ha fatte scappare. Nei prossimi giorni andremo a parlare con Sabelli di Alitalia ma dobbiamo sapere di cosa stiamo parlando. Abbiamo una serie di potenzialità inespresse, lo diciamo da 30 anni. Ma non possiamo sempre limitarci a dire che Alitalia e Trenitalia sono contro di noi. Dobbiamo mettere in campo un’azione forte, una spinta uguale e contraria”.

Larghissima la partecipazione delle istituzioni. Dopo gli interventi di apertura di Raffa e Scopelliti, chiedono la parola i consiglieri provinciali Francesco Cananzi (PdL), Vincenzo Loiero (Udc), Luigi Giugno (Polo di Centro), Giuseppe Morabito (PD) e l’ex Presidente Pietro Fuda uno dei soggetti maggiormente interessati avendo negli anni ricoperto il ruolo di Presidente della Sogas. Poi spazio all’intervento dell’Onorevole Aurelio Misiti e del Sindaco di Reggio Demi Arena che ha ribadito l’intenzione di portare il consiglio comunale sui binari per sottolineare anche la gravosa situazione del trasporto ferroviario e di denunciare Trenitialia per truffa in merito al contratto per il servizio tamburello.

Se una pecca c’è da registrare, è solo quella che la politica, le istituzioni, non hanno dato spazio e parola agli interventi del pubblico, delle Associazioni, dei Comitati e delle parti sociali presenti. Gli unici protagonisti nell’assemblea del Tito Minniti sono stati i politici. Tutti concordi che il primo passo per il rilancio definitivo dell’aeroporto è quello della rimozione dei vincoli che rendono inaccessibile lo scalo a tante compagnie aeree, soprattutto alle “low cost” che sono quelle che consentono un accesso maggiore ai cittadini in partenza e ai turisti in arrivo ma al tempo stesso anche quelle che hanno standard di sicurezza più alti proprio per il risparmio che fanno sui cosiddetti sovraccarichi.

Si ragiona anche sul collegamento marittimo che garantisce l’accesso all’aeroporto al bacino di utenti che provengono dalla provincia di Messina. “Bisogna ritornare al pontile e mettere da parte i bus di collegamento” è il rift che in tanti ripetono, sottolineando l’assenza di una strategia di sistema in questi anni.

Una discussione comunque ampia e approfondita, che per una volta è sembrata diversa dalle solite passerelle alle quali il vecchio Aeroporto Tito Minniti è ormai abituato. Serve una strategia di sistema che coinvolga tutte le istituzioni, dal Parlamento nazionale giù fino al più piccolo dei consigli comunali, ma che al tempo stesso dia modo a professionisti e manager di conseguire dei risultati in tempi certi. Serve un crono programma. “Sei mesi per risolvere i primi problemi” dice Scopelliti, “convochiamo un tavolo” rispondono gli altri in coro.



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