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Regime dei Minimi: nel 2015 3mila euro in meno per i tecnici under 40

Creato il 18 dicembre 2014 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
Regime dei Minimi: nel 2015 3000 euro in meno per i tecnici under 40

Il Regime dei Minimi sarà un vero e proprio Pacco di Natale, soprattutto per i liberi professionisti dell’area tecnica under 40, il cui reddito disponibile annuo diminuirà di 3.000 euro nel corso del 2015. Questo dato drammatico emerge da una simulazione condotta da Confprofessioni Lazio, la Confederazione italiana delle libere professioni, sui dati forniti dall’associazione nazionale delle casse di previdenza private (Adepp).

Stiamo parlando di un incremento della tassazione sui redditi dell’ordine del +500%: un’enormità.

Con il nuovo regime dei minimi delineato nella Legge di Stabilità 2015 in approvazione al Senato, si legge in una nota di Confprofessioni “a parità di reddito i professionisti under 40 passeranno da un’aliquota media del 5% ad una del 22,48% per l’area tecnica, del 23,77% per l’area economico-sociale, del 24,58% per l’area sanitaria e del 25,11% per l’area giuridica”.

I redditi medi dei professionisti under 40 censiti dall’Adepp, infatti, si attestano su livelli compatibili con l’attuale regime dei minimi (30.000 euro) ma ben al di sopra dei limiti previsti dal nuovo regime (15.000 euro).

Esaminando nel dettaglio la parte della simulazione relativa ai professionisti tecnici, emerge che su un reddito medio ipotizzato di 18.000 euro, se nel 2014 si pagavano di Irpef/sostituto d’imposta 900 euro, con il nuovo regime dei minimi nel 2015 si arriverà a sborsare oltre 4.000 euro con un aggravio di circa 3.000 euro.

Su base mensile questo significa che se prima un giovane tecnico aveva nel 2014 uno stipendio medio di 1.400 euro, nel 2015 dovrà far quadrare i conti del proprio bilancio con meno di 1.200 euro.

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La simulazione di Confprofessioni Lazio sulla riduzione dei redditi dei liberi professionisti under 40 con il nuovo regime dei minimi in vigore dal prossimo anno

“È evidente che l’inasprimento dei limiti per accedere al regime dei minimi previsto per autonomi e professionisti – commenta Andrea Dili, Presidente di Confprofessioni Lazio – spingerà inevitabilmente fuori dal mercato oltre 300 mila giovani professionisti. Non si comprende – conclude Dili – perché mentre a parole il Governo dichiara di voler puntare su giovani, competenze e qualificazione professionale, nei fatti si finisce per affossare proprio uno dei comparti più giovani, innovativi e dinamici del mercato del lavoro italiano”.


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