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Reietto – una storia vera VI pt

Da Parolesemplici

Reietto2Il 2007

All’inizio di questo anno la rabbia era quasi scemata, anche perché il reietto Achille non aveva trovato alcun fedele amico o alleato con il quale proseguire la sua campagna alla ricerca della giustizia.

Ad interrompere questa forma di letargo giunse, trasportata dalla straripante promozione in ogni dove, la notizia che gli autori della trasmissione “Amici di Maria De Filippi” avevano pubblicato l’unico, il vero e solo libro di “Amici”, dal titolo: “Ad un passo dal sogno”.

Ma alla beffa non era ancora stata messa la parola fine, il format della trasmissione fu modificato e ancora oggi subisce dei ritocchi, usufruendo di idee espresse in “Voglia di Volare”.

La rabbia tornò prepotente ad invadere ogni dove, dovevo assolutamente cercare le armi giuste per riprendermi il mal tolto. Questa gente doveva essere smascherata in pubblico, decisi così di contattare tutti coloro che vantano di essere paladini della giustizia e di non temere alcuno nella ricerca della verità come: Striscia la notizia e Le Iene, affronterò l’esperienza con questi amici in una sezione dell’arringa dedicata, ma non riuscii a ricavare nulla.

Certo che la vicenda mostrasse i chiari segni del misfatto avevo pubblicato il libro con un Free Publisher per ricevere la copertura del Copyright, mi rivolsi così ad alcuni enti come la S.I.A.E. Tutti mi informarono che avrebbero potuto aiutarmi solo testimoniando in un contenzioso, ma che in alcun modo avrebbero potuto affrontare situazioni del genere in prima persona.

Fui, per questo, spinto ad esporre la questione sul forum di lulu.com, ricevetti alcune testimonianze di solidarietà:

Ho cominciato a leggere ieri Voglia di Volare.

Poco fa avevo la televisione sintonizzata su Amici. Maria De Filippi ha annunciato l’uscita di un libro ispirato alla trasmissione e ne ha raccontato la trama.

Ho avuto un flash back!

Accidenti, la sensazione è stata proprio quella che stessero raccontando il tuo libro.

Non ho parole…, e ancora: …se può servire sono disposta a firmare anch’io.

Ne approfitto per dirti che ho letto volentieri il tuo libro (bello il finale a sorpresa). Ferma restando la mia impressione che ti abbiano effettivamente rubato l’idea, immagino che il tuo scritto abbia creato qualche “problema” alla redazione di amici perché critico nei confronti della produzione e dei docenti. Condivido le tue opinioni ed apprezzo il tuo coraggio, ma dubito che possano apprezzarlo anche le persone chiamate in causa, tanto più se sanno di essere in difetto!

Ciao.

In quello stesso forum fui contattato dal rappresentante di uno studio legale milanese, il quale si interessò alla vicenda proponendosi di esaminare le prove al fine di intraprendere un’azione legale.

Ecco uno stralcio delle conversazioni dopo aver raccontato al legale l’intera vicenda ed avergli inviato in visione i due libri:

A: …voglio chiarirti la mia posizione, non dico che hanno copiato il mio libro, poiché ciò non corrisponderebbe alla realtà, ma hanno abilmente copiato più di una mia idea, oltre a quella del libro stesso, di alcuni pezzi, trasformandoli sottilmente per le loro esigenze. Non è possibile, ad esempio che nel mio libro parlo di squadre e loro d’improvviso quest’anno introducono una brillante novità: le squadre. Il tutto prende valore perché ho le ricevute di quanto ho inviato, oltre a testimoni coinvolti direttamente nelle consegne.

R.L.: …ti ribadisco la mia totale solidarietà. Come ti ho detto ho bisogno solo del tempo per confrontare i due libri, quindi ti dirò se sono disposto ad affrontare questo investimento: mi rendo conto del fatto che tu non sei in cerca di soldi, ma purtroppo è l’unico linguaggio che persone come la De Filippi capiscono.

…. Ad ogni modo la violazione contestabile non è necessariamente il plagio, ossia la pedissequa ripetizione del testo, che tra l’altro darebbe luogo a conseguenze penali, francamente poco raccomandabili nel nostro caso. Esiste però un altro tipo di violazione che produce solo conseguenze in ambito civile, ossia l’elaborazione non consentita, che si verifica quando si dimostra una sostanziale somiglianza e il precedente contatto tra i due autori: è quindi importante che tu conservi ogni prova della corrispondenza e delle conversazioni tra te e la De Filippi o il suo staff.

I libri vennero attentamente esaminati, il responso fu negativo.

Lo studio legale, a causa dell’investimento consistente che avrebbe generato un notevole sforzo economico originato dal patrocinio gratuito, aveva la necessità di leggere nelle prove la certezza di un verdetto favorevole. Poiché un verdetto non favorevole di risarcimento in denaro avrebbe significato un inutile e gravoso dispendio finanziario.

Dall’esame dei due libri, sebbene fosse palese l’uso di “Voglia di Volare” come canovaccio ispiratore, lo studio legale non ritenne le somiglianze legalmente inattaccabili, tanto da poter sfidare il colosso onnipotente De Filippi.

Il rappresentate legale ci tenne a precisare che la rinuncia al patrocinio nasceva anche dall’inconsistenza delle leggi italiane in questa materia, tali leggi risultano, infatti, discretamente esaustive per quanto riguarda la tutela degli autori e delle opere in campo musicale, ma risulta completamente inadeguata per le opere letterarie e le idee anche se concretamente e tangibilmente espresse.

Il rappresentante legale volle aggiungere che se proprio si voleva trovare un pregio nel collaudato sistema dello staff De Filippi bisognava dare atto a quei signori di aver aggiunto un abile stratagemma; aver fatto il libro DI Amici, mentre “Voglia di Volare” poteva essere considerato come un libro SU Amici.

Continua…


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