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Religione nelle scuole: di quale identità stiamo parlando?

Creato il 30 novembre 2015 da Subarralliccu @subarralliccu

Rozzano è un comune di 40 mila anime del milanese. In queste ore, la cittadina è al centro di una tempesta mediatica che coinvolge Marco Parma, il dirigente scolastico accusato di avere “rimosso” i festeggiamenti per il Natale. L’accusa è infondata, come spiega lo stesso preside nella lettera con la quale rimette il suo mandato (leggi qui). Tuttavia, i soliti sciacalli della politica hanno prontamente strumentalizzato la vicenda.

Sui social network la polemica tra chi è “pro” e chi “contro” il preside tiene banco grazie a una pletora di commentatori. Tra i detrattori militano non pochi gendarmi della religione cristiana, a difesa – scrivono spesso – dell’identità, dei valori, della tradizione italiana, che sarebbe secondo loro cristiana-cattolica romana.

Veramente?

Strano, perché a noi risulterebbe che quando l’Italia si costituì in Stato unitario (1859-1860) lo fece contro la volontà della Chiesa Cattolica. Il 20 settembre del 1870, le truppe italiane entrarono a Roma dopo avere combattuto e sconfitto le milizie pontificie. Il papato perse così il suo millenario potere temporale. Pio IX reagì male: non riconobbe il nuovo Stato Italiano e lo mise così in cattiva luce agli occhi dell’opinione cattolica mondiale; scomunicò (per 3 volte) il Re d’Italia Vittorio Emanuele II (poi assolto in punto di morte) e, con il Non Expedit, impose ai cattolici italiani di non partecipare alla vita politica del nuovo Stato, di disertare le urne e di non candidarsi alle elezioni politiche.

Il regno d’Italia, sopratutto col democratico Crispi, esasperò il laicismo liberale del cavouriano e conservatore Regno di Sardegna: laicizzazione della scuola, promozione di una nuova religione civile della patria, cancellazione dei privilegi del clero, esproprio dei suoi beni sono alcuni provvedimenti assunti per sottrarre la società italiana all’influenza della Chiesa. L’Italia, insomma, è nata laica, per non dire anticlericale.

Sarà il regime fascista di Benito Mussolini a spezzare uno dei caratteri costitutivi del Risorgimento. Con i Patti Laternanesi (comprensivi del Concordato) del 1929 il dittatore ricompone la frattura tra Stato e Chiesa e fa del cattolicesimo la religione di Stato: è solo da allora che i crocefissi vengono affissi nelle scuole e nei tribunali.

Quando si parla di tradizione, di identità, di valori, Patria degli italiani in relazione alla religione cattolica a cosa ci si riferisce esattamente? All’Italia laica scaturita dal Risorgimento liberale italiano o a quella che prende forma col Concordato e all’ombra del regime fascista?

p.s.
A prendersela contro il preside della scuola di Rozzano non sono solo la Lega e Forza Italia, ma anche il Pd.


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