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Remember me

Creato il 17 agosto 2012 da Misterjamesford
Remember meRegia: Allen CoulterOrigine: UsaAnno: 2010Durata: 113'
La trama (con parole mie): Tyler Hawkins, ventiduenne con tentenze autodistruttive legato alla figura del fratello maggiore morto suicida sei anni prima alla sua età, incontra in università ed accetta di corteggiare per scommessa Ally, figlia di un poliziotto ancora traumatizzata dopo aver assistito in prima persona all'omicidio della madre in metropolitana, quando era bambina.Tra i due scatta qualcosa che va ben oltre la semplice uscita senza futuro, e la storia che nasce non soltanto li aiuta a crescere, ma mette sotto una nuova luce il rapporto con le rispettive famiglie: nonostante questo, le prove che i ragazzi dovranno superare per rimanere l'uno accanto all'altra saranno molte, tanto che perfino il destino pare deciso a mettersi tra loro e la felicità.
Remember me
Non bastava La memoria del cuore, starete pensando.
Probabilmente l'idea che la paternità mi stia rincoglionendo del tutto e molto più delle bevute comincia ai vostri occhi ad assumere le pericolose dimensioni della certezza.
Se, del resto, da un lato non saprei come smentire questa vostra eventuale nuova credenza, dall'altro non posso che ammettere che sì, Remember me è riuscito a sorprendermi in positivo: lo stesso scriverne mi pare sorprendente, considerato che io stesso fatico a credere che un'affermazione del genere possa essere vera, eppure è proprio così che stanno le cose.
Certo, non stiamo parlando di un film da ricordare, o di qualcosa che vada oltre la tipica visione estiva distensiva, eppure nonostante la presenza del sempre inutile Pattinson ho trovato questo ibrido tra dramma e commedia romantici decisamente meglio di quanto non sarei stato disposto a certificare a scatola chiusa mettendo anche due mani sul fuoco.
A partire dalla prima sequenza e dall'omicidio - pur se decisamente estemporaneo - della madre della protagonista - che i più stagionati di noi ricorderanno nel ruolo di Stef in quell'immortale classico che è I Goonies -, la pellicola di Coulter - regista che non brilla certo per originalità ed inventiva - riesce comunque a tenere botta per la sua neppure così breve durata disegnando una serie di rapporti - soprattutto quelli tra genitori e figli - interessanti e funzionali, evitando almeno in gran parte i trabocchetti della smielata eccessiva e riuscendo addirittura a stupire con una chiusura inaspettata ed in casa Ford particolarmente apprezzata, legata di fatto al Destino e alle casualità.
Tolto lo scialbo Pattinson - che comunque dimostra finalmente una vitalità maggiore di quella pressochè assente cui ci ha abituati nei panni di Edward Cullen -, inoltre, il cast sfodera una discreta forma, e trova nel veterano Pierce Brosnan il personaggio più interessante e sfaccettato: un padre apparentemente lontano ed assente, perso negli affari e nei fiumi di denaro che, al contrario, vive intimamente e senza alcun peso riversato sul resto della famiglia il dramma del suicidio del figlio maggiore.
Proprio l'Hawkins patriarca, che se avessi visto questo film una quindicina d'anni fa avrei odiato con tutto me stesso risulta - con la figlia minore aspirante artista - il punto cardine dell'intera vicenda nonostante il ricordo - che pare un charachter fatto e finito - del defunto Michael, ed una presenza in grado di suscitare riflessioni e confronti decisamente più forti rispetto al figlio, un pò troppo spesso e volentieri comodo anche nel suo comportamento ribelle - in fondo, è facile fare gli anticonformisti quando paparino è un milionario, no!? -.
Dall'altra parte, interessanti le dinamiche che legano Ally al suo unico genitore ancora in vita, con gli sforzi di quest'ultimo per cercare di conciliare la sua natura di poliziotto - e quella protettiva di padre, ovviamente - ed i tentativi di non porre troppi limiti alla figlia: come al solito buona la prova di Chris Cooper, mentre Emilie De Ravin pare portare in scena una versione più giovane della sua Claire lostiana, riuscendo comunque a mantenersi decisamente ad un livello ben più alto del suo partner in scena.
Per il resto, la storia d'amore non esce troppo dal seminato del genere, ma trova un aiuto inaspettato e sostanzioso grazie al background fornito dalle vicissitudini in famiglia dei giovani innamorati - esemplare la cena che vede Tyler presentare Ally a suo padre - e ad un finale a suo modo sorprendente, che rende Remember me una pellicola diversa dalle decine che, ogni anno, infestano le sale nella speranza di diventare best sellers al botteghino ricamando sui sogni pseudoamorosi dei teenager e sulla notorietà riscossa tra i giovanissimi - e soprattutto le giovanissime - dei protagonisti.
Prima di dichiararmi ufficialmente rincoglionito, dunque, fate un tentativo.
Se non sarà andata bene, potrei sempre pensare di offrirvi un giro di bevute per sdebitarmi, o darvi addirittura il permesso di prendermi a bottigliate.
MrFord
"Find myself all alone
in darkness without you
now I can't turn away
from what I must do
you know I'd give my life for you
more than words can say
I've shown you how to love someone
I know you'll find a way."
Journey - "Remember me" -

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