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Renzi attacca, Beppe Grillo risponde

Creato il 16 dicembre 2013 da Molipier @pier78

Renzi attacca, Beppe Grillo risponde

Scritto da: Ivan Lagrosa16 dicembre 2013 

Matteo Renzi non fa in tempo a mettersi ufficialmente la fascia da capitano del Pd, che prende la palla e parte all’attacco.

Nel discorso ufficiale di insediamento, davanti all’assemblea che lo ha appena nominato segretario, lancia la sfida, la sorpresina di cui tanto si era parlato, a Beppe Grillo: Il Pd rinuncia a circa 40mln che per legge gli spettano come rimborsi elettorale e in cambio il M5S vota le riforme per l’abolizione delle provincie, vota la trasformazione del Senato in Camera per le autonomie, vota i tagli ai costi della politica di un miliardo e, come dimenticarsene, vota la legge elettorale.

Questa sorte di baratto sembra ridicolo, infantile o demagogico? In realtà è proprio così. Le riforme si fanno perché è giusto farle, non perché un partito rinuncia a soldi che gli spettano per legge.

Detto questo dobbiamo fare alcune considerazioni. La prima: viviamo in un paese in cui vige il più totale immobilismo politico. Non si è in grado di fare alcuna riforma seria. La seconda: Renzi ha come interlocutore una banda di burattini controllati da un comico e non un partito. La terza: non c’è più tempo. Le riforme vanno fatte e subito.

Alla luce di queste banali considerazioni la proposta di Renzi assume un altro significato: il fine giustifica i mezzi. Le riforme vanno fatte a qualunque costo.

Tornando alla proposta del sindaco, era stato Grillo per primo a chiedere a gran voce al neo-eletto segretario del Pd di firmare per rinunciare a quei rimborsi.

Ora, realisticamente, accettare la proposta di Grillo senza rilanciare sarebbe stato devastante per l’immagine di un Pd che sta faticosamente cercando di riconquistare un orgoglio che forse non ha mai avuto. Inoltre sarebbe stato del tutto inutile per il paese: quei 40mln sono una tantum. Una delle riforme che propone Renzi taglia invece di un miliardo l’anno i costi della politica.

Il comico ha già risposto che il Pd deve rinunciare ai rimborsi punto e basta. Ha detto che sono disponibili a votare l’abolizione delle province e ha aggiunto che delle altre riforme non se ne parla. Si deve ripristinare la legge elettorale Mattarella e tornare a votare, con buona pace delle tanto agognate riforme.

La proposta di Renzi era solo un modo per cercare di responsabilizzare un forza politica e metterla di fronte a riforme serie che servono veramente al paese. Preferisco un partito che abbia a disposizione soldi pubblici e che faccia le riforme necessarie piuttosto di un movimento che ci faccia risparmiare qualche milione di rimborso ma che poi non sappia proporre altro che tornare a votare.

#beppefirmaqui e torna a fare il comico a tempo pieno. Ci sono parlamentari grillini veramente in gamba che avrebbero tutte le carte in regola per contribuire al rilancio di questo paese ma che hanno le mani legate e la bocca cucita.


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