Sono poche ore soltanto che il Senato della Repubblica Democratica del Congo ha bocciato definitivamente il progetto di legge elettorale, che avrebbe consentito al presidente Kabila di partecipare in piena regola per la terza volta consecutiva alla corsa per le elezioni presidenziali.
Infatti il pretesto del censimento dell'attuale popolazione non sarebbe stato altro che una furbata, allungando i tempi tecnici, per consentire a Kabila e alla sua cricca politica di arrivare in piedi, o meglio bene seduti alle proprie poltrone e fino al 2016, alla data di scadenza del mandato.
Per poi tentare la sorte e eventualmente riprovarci.
Il prezzo di questa decisione, visti i disordini scaturiti dalle proteste di piazza, è costato la vita a ben 42 persone.
Questo è quanto riferiscono gli attivisti dell'opposizione. Il governo congolese, invece, parla di solo 11 morti.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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