Si sta tenendo in queste ore in Repubblica Centrafricana il ballottaggio che sancirà il vincitore delle elezioni presidenziali, svoltesi dopo quasi due anni di governo ad interim sotto la guida prima di Michel Djotodia, poi di Alexandre-Ferdinand Nguendet ed infine di Catherine Samba-Panza, ai quali è stata affidata la presidenza del paese in seguito alla destituzione, il 24 marzo 2013 tramite un colpo di stato militare perpetrato dal gruppo ribelle Seleka, di François Bozizé, il quale è attualmente in esilio all’estero.
Nonostante numerosi tentativi di organizzare una tornata elettorale che consentisse alla popolazione di eleggere i propri rappresentanti, ogni volta il risultato delle urne, a causa di brogli ed irregolarità nelle operazioni di voto, è stato annullato, cosa che non è invece accaduta per le elezioni di dicembre, considerate come libere e regolari, benché sussistano ancora molti dubbi a riguardo.
Il primo turno ha quindi visto al primo posto Georges Dologuele, primo ministro del paese africano dal gennaio 1999 all’aprile 2011, che ha ottenuto il 24% delle preferenze, seguito dal Faustin Archange Touadera, anche lui ex premier, alla guida del governo di Bangui dal gennaio 2008 al gennaio 2013, che si è fermato al 19%.
Dopo una guerra civile che ha causato migliaia di vittime e milioni di sfollati, la speranza è che l’elezione di un presidente possa portare ad una situazione di maggiore stabilità politica, benché le tensioni interne siano ancora molto forti e difficilmente controllabili.
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