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Repubblica delle Fiabe – LA SIRENETTA – Passare dalla coda alla cellulite

Creato il 02 febbraio 2016 da Thefreak @TheFreak_ITA
Repubblica delle Fiabe – LA SIRENETTA – Passare dalla coda alla cellulite

Nelle profondità delle acque della Sicilia, tra un immigrato che annega senza neanche un approfondimento di Barbara D'Urso, e una petroliera che scarica scorie di nascosto da Licia Colò, giù giù negli abissi del blu, dove non arrivano le bottiglie di birra che lanci a mare quando sei ubriaco, né l'orecchino che hai perso alle Eolie, lì abitano le genti del mare.

Non bisogna credere che in quel luogo profondo ci sia solo sabbia bianca, anzi! C'è una città con palazzi bellissimi, viali, lampioni e alberi dove i pesci nuotano tra i rami proprio come fanno qui su gli uccellini nel cielo. Solo che evitano di cagarti in testa.

Nel punto più profondo della città si trova un grande castello: le mura sono di corallo, le alte finestre di ambra chiarissima, i tetti coperti di conchiglie e, nonostante sia un immobile di lusso, nessuno ci paga le tasse perché la Guardia di Finanza non possiede sottomarini. Quella è la residenza del Re dei Mari. O perlomeno lui, signore provincialotto di quel pezzo di Mar Mediterraneo, tale si crede solo perché non si è mai spinto oltre la Sardegna e ignora che ci sia tutto un mondo oltre le Colonne d'Ercole. L'ignoranza va sempre a braccetto col delirio di onnipotenza.

Il Re del Mari è vedovo da molti anni: sua moglie è stata pescata tempo fa dalla Findus ed è stata venduta nel settore surgelati con una croccante panatura. Ha anche sei figlie di cui l'ultima, Alida, è la più bona. Non da mangiare eh.

Oggi Alida è felicissima: compie diciott'anni e finalmente ha il permesso di salire in superficie per sedersi su uno scoglio ad osservare le grosse barche dei cafoni arricchiti. Ergo, fatto il video del pre-diciottesimo, fatta la festa con amici, parenti e zie vecchie che prima maledicono il DJ e poi si ritrovano a ballare Avicii, e fatta pure la torta e le foto, finalmente Alida saluta tutti e sale verso l'ignoto.

Ma il caso vuole che mentre Alida è lì sulle rocce a guardare da lontano uno yacht party di quelli dove il più sobrio ha la cocaina sulle sopracciglia, si scateni una tempesta che neanche il miglior scafista albanese saprebbe affrontare. Il mega yacht viene scalciato dalle onde, si spezza e affonda, e con lui parecchie bottiglie di Crystal, aragoste, modelle, agenti, giovani imprenditori paladini del falso in bilancio, letterine, olgettine, calciatori da mezza classifica, attori poco famosi, produttori esperti in bancarotta, un paio di politici promotori del Family Day e, ovviamente, tutta la bamba.

Nel disastro generale, tra i resti di un divano Ikea con la fodera di Gucci e un iPhone a quanto pare non così resistente all'acqua come dicono, c'è un giovanotto belloccio che cerca di salvarsi la vita. Si tiene aggrappato ad un materassino gonfiabile a forma di banana che hanno portato due suoi amici stilisti di Milano, ma le onde sono troppo alte e il giovane, che ha passato le ultime tre ore a fare trenini sulle note di Maracaibo, è troppo stanco per resistere e si lascia sopraffare cedendo all'oblio.

Ora Alida, un po' perché a diciott'anni è in piena tempesta ormonale, un po' perché il mare è pieno di bamba e lei ne sta subendo gli effetti, con uno slancio di audacia, invece di fuggire negli abissi dove il mare è calmo e non rischia di essere sfracellata contro gli scogli come una pezza sbattuta da una rancorosa cameriera sottopagata, decide di aiutare il giovane: lo prende tra le braccia e, nuotando contro il mare incazzato che ha le sue cose, arriva fino ad una spiaggia dove adagia il ragazzo che ormai ha perso i sensi da parecchio. Lo osserva. Ragiona sul fatto che se avesse anche lei due gambe, su quella spiaggia si potrebbero fare un paio di cosucce interessanti, gli dà una limonatina veloce e se ne torna in fondo al mar con un'idea ben precisa: andare a trovare quella dragqueen di Ursula, la Strega di Ustica.

La trova nel suo antro circondata da un cimitero di bottiglie vuote di superalcolici: lei, Ursula, ex soubrette dei mari ormai caduta in disgrazia, che sbarca il lunario facendo i tarocchi, i malocchi e le pozioni magiche per gli amori impossibili.

"Signora Ursula? Si può?"

Ursula risponde ruttando bolle dalla bocca.

"Sempre aperto tesorina."

Dice la strega buttando via l'ennesima bottiglia di Baileys. Che poi come si fa a bere qualcosa sott'acqua?! Ma questi sono buchi di sceneggiatura su cui possiamo soprassedere.

"Cosa ti serve? Sapere il futuro? Filtri d'amore? Sigarette di contrabbando? Documenti falsi? Eroina? Cocaina? O semplicemente qualcuno che sappia fare aborti tardivi?! Ne conosco uno bravo che quando ti tira fuori il pupo fa anche lo schiocco del vino Ronco."

"Vorrei due ali d'aliante per volare sempre più distante.. nanana.. Un gira dischi rotto che funzioni però quando sono giù un po'.. nanana... Non voglio mica la luna, chiedo soltanto un momento per riscaldarmi la pelle, guardare le stelle e avere più tempo, più tempo per me.. nanana..."

"Piantala col pianobar, che minchia vuoi?"

"Vorrei solo potermi depilare..."

"Eh?"

"Voglio un paio di gambe per andare a fare l'amore! Per favore."

"Ecco un'altra cretina... Va bene, va bene tesoro, in cambio voglio la tua voce, quel braccialetto d'oro che t'ha regalato quel coatto arrogante di tuo padre, e diecimila euro. Niente fattura ovviamente. Ah i diecimila tutti in monetine da due euro gentilmente, che il cash con la salsedine si rovina."

"Che ci fai con gli euro sott'acqua?"

"Ci gioco alle slot."

"Ah ok..."

"E niente rimborsi, la merce non si cambia!"

"Tranquilla, indietro non torno."

Così Ursula accende dei fuochi fatui, invoca a sé i poteri del Mago Otelma, del Mago Silvan e del Mago Gabriel, e con un numero di prestigio degno dei momenti più bassi di Domenica In, trasforma la bella coda lucente di Alida in un paio di cosce appetitose modello Melissa Satta. E nel frattempo le succhia via la voce. Che per una ragazzina diciottenne non è proprio un male, dai.

Alida è lì a guardarsi i suoi nuovi piedini numero 37 e sorride, ma in pochi secondi si accorge che le manca l'aria, quindi corre in superficie a respirare. E a comprarsi subito un paio di Jimmy Choo.

Dopo aver sputtanato parecchi denari del papi per farsi un guardaroba di tutto rispetto, la ragazzina muta vaga tra la spiaggia e il porto in cerca di quel ragazzotto per cui ha rinunciato al diritto di parola in cambio di un bel paio di gambe. Lo trova sulla spiaggia a giocare a pallavolo con un paio di amici e un gruppo di fighe da combattimento, per nulla shockato dalla tragedia a cui è sopravvissuto.

"Si vede che è un tipo leggero e resiliente."

Dice tra sé la ragazzina. L'estrema auto-convinzione delle donne innamorate è qualcosa di potente. E pericoloso. Alida si avvicina a lui, prova a salutarlo a gesti. Lui si accorge di lei, le fa un cenno perché è carina e continua a giocare. Lei, perplessa e indecisa sul da farsi, rimane lì sulla spiaggia a guardarlo.

Quando ormai si è fatto l'imbrunire, Alida è in lacrime: lui non se l'è filata di striscio e lei si è appena resa conto che quando salvi qualcuno lo fai gratis, e non sta scritto da nessuna parte che tu abbia diritto a qualche tipo di riconoscimento. Così butta via le Jimmy Choo assieme a tutti i lussuosi straccetti che si è comprata e si rituffa in mare.

Alida è nell'antro di Ursula a sbracciarsi per farle capire che vorrebbe tanto tornare com'era prima.

"Sciocchina ti avevo detto che non si poteva tornare indietro, ora cosa vuoi?!"

Alida a mani giunte si mette a pregarla, a supplicarla e nel frattempo sta per soffocare. Ursula sbuffa e si secca, ma in fondo capisce che la sirenetta ha solo commesso un errore: bisogna sempre distinguere le colpe dalle persone. Allora sbuffa ancora e allarga le braccia.

"Va bene va bene va bene... Vieni qui che rimettiamo ogni cosa al suo posto e ti ridò pure la voce. Però gli euro me li tengo!"

Alida impazzisce di gioia e la abbraccia. La vita può tornare ad essere bella!

La favola insegna che nonostante tu sia un idiota, tutto sommato i cattivi non sono mai così cattivi, e forse anche 'sta storia dei buoni e cattivi è 'na grandissima vaccata e serve solo per creare divisioni.

Ma questo il padre di Alida, ignorante com'è, non lo sa, così appena viene a sapere della brutta avventura della figlia, si precipita con i gendarmi all'antro di Ursula per arrestarla. Lei oppone resistenza e loro la uccidono.

Perché tutti parlano di misericordia e perdono, ma poi quando c'è da perdonare quello che ti sta sulle palle, allora col cazzo! Sembra che il perdono debba essere per tutti, tranne per chi ne ha davvero bisogno.


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