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Repubblica strizza l’occhio al citizen journalism con la nuova sezione Reporter

Da Kobayashi @K0bayashi

Repubblica strizza l’occhio al citizen journalism per potenziare la sua sezione video. L’idea del quotidiano di punta del gruppo L’Espresso è Repubblica Reporter, una nuova sezione del sito dedicata ai videomaker di tutta Italia, indipendentemente dall’eventuale qualifica di giornalista, che si propone di diventare “il primo grande esperimento di crowdsourcing giornalistico” in Italia.

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Il progetto, coordinato dal giornalista Riccardo Staglianò e che potrà contare sulla collaborazione artistica del regista Paolo Sorrentino, è aperto a chiunque abbia una storia da raccontare per immagini (inchieste, reportage, cronache di viaggio) e voglia rispondere agli appelli tematici che periodicamente verranno lanciati sul sito (le cosiddette call) o proporre in autonomia idee originali che saranno poi vagliate dalla redazione.

I video, caricati previa registrazione sulla piattaforma di Repubblica, saranno scremati dalla struttura Visual Desk del gruppo editoriale e, per alcune call specifiche, qualora dovessero essere selezionati per la pubblicazione sul sito tematico consentiranno ai rispettivi autori di essere retribuiti per il lavoro svolto. I collaboratori più assidui e apprezzati, inoltre, entreranno a far parte di una speciale “classifica di popolarità”.

Tra i videomaker che manderanno la loro inchiesta entro l’11 maggio, infine, saranno scelte 20 persone che potranno partecipare gratuitamente a un corso avanzato di videogiornalismo – che dal 2012 avrà cadenza annuale – denominato Repubblica Academy: una decina di lezioni (in compresenza oppure online) nell’arco di 6 mesi con alcuni dei migliori professionisti del settore, sempre sotto la collaborazione artistica di Sorrentino.

La top 20 sarà stilata secondo criteri di merito e di distribuzione sul territorio nazionale, in modo da costituire per Repubblica “una sorta di rete informale di videocorrispondenti disseminati lungo la penisola e da attivare al bisogno”. A questi, al termine del corso, sarà richiesto di produrre una serie concordata di videoservizi retribuiti per il sito web Repubblica.it. L’idea, dunque, è quella di attrarre nell’orbita del quotidiano di Largo Fochetti alcuni tra i migliori videomaker del paese che possano realizzare – autonomamente oppure a supporto dei cronisti del giornale – le loro produzioni.


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