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Resistere non serve a niente di Walter Siti

Creato il 17 giugno 2012 da Kaosblu @kaosblu
Resistere non serve a niente di Walter Siti
Dopo il 1989 tutto è divenuto più fluido:
1.  La politica, a livello globale non esiste più una distinzione netta tra destra e sinistra;
2. L’economia, i paesi occidentali che da sempre sono stati il traino di tutto il globo, vivono una crisi che, dagli USA, da quattro anni si è insediata nel cuore dell’Europa, con l’impossibilità di comprendere quale economia possa essere stabile e quale fragile; la società, i rapporti interpersonali sono mutati e la distinzione netta uomo / donna, è stata contaminata, i ruoli si invertono vorticosamente ed è complicato capire le caratteristiche originarie dei generi;
3.  I rapporti tra Stato e anti Stato sono cambiati, l’infiltrazione dell’uno nell’altro ormai rende impossibile capire dove comincia l’uno e finisce l’altro. 
In tutto ciò le parole che devono descrivere, comunicare, mutano. “In genere quando una parola nuova si afferma è segno che è accaduto qualcosa di nuovo nella realtà.”. Se il male ha fagogitato il buono, se il limite è così sottile da sfuggire anche a un’attenta analisi c’è da chiedersi, resistere non serve a niente?
Certo, sarebbe importante, prima, individuare contro chi resistere. E poi, c’è da capire se qualcuno ha veramente voglia di cambiare lo status quo.
 «Tutti accusano ma nessuno fa niente davvero.».
«È quello che in Teoria dei giochi si chiama l’equilibrio di Nash … quando nessun giocatore ha interesse a essere l’unico che cambia.».
L’idea del romanzo (editore Rizzoli), dice Siti, è nata leggendo di un mafioso che da piccolo era stato obeso.Ha poi, l’autore, sviluppato la bulimia, non come legata al cibo e quindi materiale ma, astratta, legata al possesso infinito. Il protagonista è Tommaso l’ex obeso, cresciuto nelle borgate romane, figlio di un detenuto, mantenuto dalla “famiglia” di affiliazione del padre (gli pagano l’intervento chirurgico di laparoscopia e gli studi) e, gestore di un hedge fund, per conto loro. È Walter Siti, in una sorta di autofiction a raccogliere la testimonianza di Tommaso in cambio di una casa in affitto a prezzo stracciato e a riportarla a noi lettori. Si incontrano a casa di Tommaso, dove si festeggia il compleanno di *** (nota conduttrice tv) e amica di Gabry che a fronte di un assegno mensile di cinquemila euro, strapazza Tommaso con le sue gambe e glutei memorabili.
Un libro che apre diverse riflessioni sulla nostra contemporaneità. Un affresco a tinte forti che rispecchia la realtà in cui viviamo e ci costringe a guardarla, e a rovistare tra la promiscua moralità; chi riuscirà a riconoscersi?

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