Magazine Ecologia e Ambiente

Resoconto dell’iniziativa Progetti Ambiente vs Crisi

Creato il 26 gennaio 2012 da Progettiambiente

Dopo la raccolta di idee sostenibili contro la crisi economica promossa attraverso l’iniziativa Progetti Ambiente vs Crisi, pubblichiamo l’elenco di proposte che integra quelle dello staff con quelle arrivate tramite il form on line.
Le proposte inviate non sono state numerosissime (come mai?) ma tuttavia molto interessanti. Segno che ci stiamo muovendo nella direzione giusta.

Le proposta simili tra loro o simili a quelle già presentate dallo staff sono state accorpate e integrate.
Ringraziamo quanti hanno partecipato all’iniziativa!

Agricoltura
1. Predisposizione di sgravi fiscali nelle regioni meridionali per i coltivatori di agricoltura biologica certificata;
2. Creazione di start-up con fondi finanziari significativi per lo sviluppo dell’agricoltura biologica in terreni improduttivi incolti o confiscati alla mafia per under 40 nelle regioni del Sud Italia;
3. formazione ed incentivi per l’installazione di mini impianti eolici e fotovoltaici per l’auto-produzione dell’energia necessaria a soddisfare il fabbisogno dell’azienda agricola di piccole/medie dimensioni.

Aree protette
4. Elevare il ruolo della Divisione Programmazione e Sviluppo delle aree naturali protette a vero e proprio ente di gestione e coordinamento delle Aree Protette italiane con i seguenti obiettivi: incentivare il turismo e l’educazione ambientale, ridurre costi di gestione e aumentare la disponibilità e la condivisione delle risorse monetarie e umane;
5. Destinare alle aree protette capitoli di spesa sufficienti per svolgere al meglio le proprie attività di protezione dell’ambiente e sostegno di modelli socio-economici sostenibili, attraverso anche attività turistiche e di educazione ambientale, nonché di agricoltura sostenibile e di qualità;

Aree marginali
6. Diffondere il principio della necessità di politiche strategiche e non assistenzialiste per i territori marginali di montagna, in quanto potenziali laboratori di sostenibilità e di un modello economico a ridotto impatto ambientale (per la produzione di energie rinnovabili, produzioni alimentari tipiche e biologiche, turismo naturalistico);

Dissesto idrogeologico
7. Proporre un piano di  il dissesto idrogeologico che porti nuovi posti di lavoro, così come fece il new deal americano con i grandi parchi nazionali;

Acqua
8. Aumentare i canoni per l’estrazione di acqua minerale sul territorio con allineamento alla media europea con effetto immediato sui contratti delle multinazionali. Fissazione di un tetto massimo di profitto e di prezzo sulle bottiglie d’acqua minerale;
9. Ristabilire al più presto metodologie omogenee per la definizione delle tariffe dell’acqua in seguito al vuoto normativo che ha abolito le ATO;
10. Introduzione su tutto il territorio nazionale di un sistema tariffario a scaglioni che garantisca ovunque la dotazione minima di acqua e che colpisca pesantemente eccessi di consumo e sprechi;

Design urbano e costruzioni
11. Orientare la pianificazione urbana, attraverso norme specifiche e sistemi di incentivi, in modo tale da evitare l’urbanizzazione di aree vergini (green field) e promuovere invece il recupero di aree già edificate ma dismesse;
12. Incentivare interventi edilizi volti a migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni (intervento che stimolerebbe anche questo importante settore economico), rendendo obbligatoria la certificazione energetica come da modello lombardo;
13. Promuovere la nuova realizzazione o il rinnovo di aree residenziali in edilizia convenzionata, con criteri di sostenibilità ambientale e sociale (co-housing…) anche attraverso sistemi di gestione coordinata da società terze per abitazioni di studenti e anziani;

Mobilità
14. Promuovere la riduzione dell’utilizzo dell’automobile per gli spostamenti urbani, attraverso un’adeguata informazione ed un potenziamento delle reti di trasporto pubblico, su tutti attraverso la promozione dell’uso della bicicletta;
15. Liberalizzare il mercato del trasporto ferroviario;
16. Introdurre, sul modello svizzero, disincentivi al trasporto di merci su gomma, favorendo trasporti intermodali basati sulla ferrovia.
17. Incentivare la diffusione di veicoli elettrici, partendo da processi di Green Public Procurement che prevedano la progressiva sostituzione della flotta dell’amministrazione locale e dei mezzi pubblici con veicoli elettrici;
18. Incentivare l’attuazione di sistemi di car pooling nelle aziende di medie e grandi dimensioni anche tramite la presenza permanente di una struttura di mobility management, al fine di ottimizzare l’uso delle auto private.
19. Attuare sistemi di supporto della mobilità intermodale: semplificare i sistemi di tariffe e bigliettii per il trasporto pubblico, in modo da creare reti regionali integrate come quella emiliana (sulla falsariga del progetto “MiMuovo” della regione Emilia Romagna) allo scopo di incoraggiare i cittadini all’uso del trasporto pubblico.

Rifiuti e recupero
20. Espandere e finanziare il progetto Last Minute Market per ridurre i rifiuti e aiutare le famiglie indigenti in tutte le regioni d’Italia;
21. Estendere il SISTRI a tutte le categorie produttive, creando sistemi semplificati per le unità produttive più piccole, e introdurre di più marcate sanzioni derivanti dal mancato rispetto delle sue prescrizioni;
22. Stabilire un sistema di raccolta dei vuoti delle più diffuse tipologie di bottiglie in vetro e in plastica, con pagamento di cauzione all’acquisto e restituzione dei vuoti nei punti vendita (vedi modello Finlandese, deposit based recycling system) tale da disincentivare la non corretta separazione delle bottiglie; questo sistema di raccolta dei vuoti nei supermercati può essere esteso ad altre tipologie di imballaggi (plastica, alluminio, vetro, tetrapak, cartone) con sconti sull’acquisto di nuovi prodotti;
23. Promuovere la riduzione del packaging dei prodotti offrendo incentivi alle aziende produttrici in caso di commercializzazione di prodotti a packaging ridotto;
24. Promuovere iniziative per la vendita di prodotti alla spina attraverso comunicazione istituzionale a livello nazionale;
25. Promozione dell’utilizzo e dell’implementazione di un portale on line che consenta lo scambio di material proveniente da scavi (terre e rocce da scavo). La proposta si basa su un’iniziativa già esistente (www.terredascavo.it) che consiste nel gestire come “terra e roccia da scavo” il materiale da allontanare a seguito di fenomeni alluvionali e di dissesto idrogeologico e, con la stessa procedura, reperire “a costo zero” eventuali materiali naturali necessari alla risistemazione di argini, strutture viarie etc. oppure al consolidamento di aree in pericolo dal punto di vista idrogeologico (previa verifica dei presupposti analitici ed ambientali previsti dalla normativa vigente in materia sia a livello Nazionale che Locale).

Produzione sostenibile
26. Istituzionalizzare i gruppi di acquisto solidale e sostenibile in modo tale da ridurre sprechi e rendere i prodotti “green” accessibili ad un numero maggiore di persone;
27. Aumento significativo degli sgravi fiscali per le aziende che adottano Sistemi di Gestione Ambientale, completano valutazioni sul Ciclo di Vita del Prodotto e che si riforniscono con acquisti verdi;

Energie rinnovabili
28. Promuovere un Gruppo d’Acquisto Solidale integrato su scala nazionale, con relative facilitazioni legislative e procedurali nonché economie di scala significative, per l’acquisto di pannelli solari termici e fotovoltaici;
29. Abbandonare definitivamente l’idea del nucleare e promuovere la produzione, la gestione e l’utilizzo (senza sprechi) locale di energia;
30. Introdurre un piano strategico nazionale organico per le energie rinnovabili come già presentato da diversi paesi in tutto il mondo. Allineamento degli obiettivi ambientali con la linea europea del 20-20-20;
31. Promuovere ed incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili in modo diffuso, tramite impianti di piccole dimensioni (solare, eolico, biomassa, cogenerazione);

Nuove tecnologie
32. Incentivare il riutilizzo di scarti agricoli e di terreni marginali per la produzione di biogas e bioplastiche come attività secondarie nelle attività produttive;

Enti pubblici
33. Approvare il disegno di legge sulla contabilità ambientale degli Enti pubblici;
34. Incentivare le certificazioni e l’accesso ai documenti on-line per ridurre lo spreco di carta ed evitare inutili spostamenti (di cose e persone) e per  favorire lo sviluppo di nuove piattaforme di diffusione delle informazioni on-line;

Appalti e gare
35. Rendere cogenti e operative le linee guida per il Green Public Procurement del Ministero dell’Ambiente, introducendo incentivi per le performance positive e sanzioni immediate per i settori non allineati;
36. Rendere trasparenti (aperte al pubblico e trasmesse on line) tutte le fasi di assegnazione degli appalti pubblici ad ogni scala, in modo da ridurre l’impatto della criminalità organizzata, spesso colpevole di reati ambientali. Riformare le procedure del Codice degli Appalti in merito alle procedure antimafia;

Formazione e giovani
37. Introdurre limitazioni ai viaggi internazionali per la realizzazione di master e corsi di formazione finanziati da Enti pubblici come condizione per la fornitura dei fondi: favorire formazione online e conference call;
38. Istituire un database nazionale per contratti di apprendistato a tema ambientale grazie al quale gli studenti universitari possano accedere a posti di lavoro sponsorizzati da aziende private e istituzioni pubbliche;
39. Investire nella ricerca ambientale: promuovere progetti applicati sul territorio per la prevenzione e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici nella nostra penisola;
40. Facilitare l’accesso al credito per giovani imprenditori con progetti innovativi e sostenibili;
41. Diffondere la consapevolezza dell’importanza di ridurre l’impatto ambientale e sociale dei nostri consumi, attraverso una sensibilizzazione ed un incentivo di realtà come farmer’s market, gruppi di acquisto solidale, filiere del commercio equo e solidale, banche etiche, attraverso attività di educazione ambientale e civica sul modello dei CEA della Regione Emilia-Romagna;

Partecipazione
42. Promuovere la partecipazione locale alla gestione del territorio tramite il servizio civile volontario;

Reati ambientali
43. Inasprire tutte le pene legate ai reati ambientali dolosi e colposi, in quanto reati contro la collettività.


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