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Restyling Unione Europea: cosa accade a Cipro?

Creato il 19 marzo 2013 da Morenosailor

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di Moreno Salvatore

La notizia non è che L’Eurogruppo abbia concesso a Cipro un piano di aiuti di 10 miliardi di euro. La notizia, quella vera è che, per la prima volta nella storia dell’Unione Europea, i soldi per salvare lo Stato vengano prelevati da conti correnti bancari.

Il governo di Cipro, su palese invito del FMI, ha stabilito che l’altra parte di contribuzione verrà dai depositi bancari: una tassa (leggi prelievo forzoso) del 6,75% per depositi inferiori ai 100.000 euro e del 9,9% per quelli superiori.

E in tutto questo i più danneggiati sarebbero i Russi. Che centrano i russi? I flussi di capitali entrati negli ultimi anni a Cipro provengono in maggioranza da imprenditori e industriali russi; vi hanno depositato fiumi di euro, grazie ad una normativa fiscale favorevole agli stranieri. Ed a scomodarsi e giudicare la misura presa dal governo di Cipro come “ingiusta e pericolosa” è stato proprio Vladimir Putin.

La BCE (Banca Centrale Europea) si è invece opposta a un prelievo sui depositi inferiori ai 100.000 euro, adducendo che a livello europeo i sistemi di garanzia dei depositi sono disciplinati dalla Direttiva 2009/14/CE; direttiva che stabilisce il limite di copertura garantita e termini di rimborso per i titolari di conti correnti (In Italia garanzia pari a €. 100.000 rimborsabili in 20 giorni lavorativi).

Nel frattempo sull’isola le banche sono chiuse ed i bancomat bloccati.

Sarà la fine dell’ultimo paradiso fiscale dell’Unione Europea o l’inizio della fine?

 

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La noticia no es que el Eurogrupo ha concedido a Chipre una ayuda de 10 millones de euros. La noticia, la verdadera es que, por primera vez en la historia de la Unión Europea, el dinero para salvar el estado se va a tomar de las cuentas bancarias.

El Gobierno de Chipre, con invitación del FMI, ha determinado que la otra parte de la contribución procederá de los depósitos bancarios: una tarifa (leer impuesto obligatorio) de 6,75% para los depósitos de menos de € 100.000 y 9,9% para los superiores.

Y en todo esto los más afectados serían los rusos. Que tienen que ver los rusos? Las entradas de capital que en los últimos años se trasladaron en Chipre vienen en la mayoría de los empresarios y los industriales rusos, han depositado rios de euro, gracias a una legislación fiscal favorable para los extranjeros. Y ahora a molestarse y juzgar a las medidas adoptadas por el Gobierno de Chipre como “injusta y peligrosa” fue Vladimir Putin.

El BCE (Banco Central Europeo) se declarò contrario a un impuesto sobre los depósitos de menos de €.100.000, con el argumento de que en toda Europa los sistemas de garantía de depósitos están cubiertos por la Directiva 2009/14/CE; la directiva establece el límite de la cobertura garantizada y el termino de reembolso para los titulares de cuentas corrientes afectados (en Italia garantía por importe hasta €. 100.000 reembolsables en 20 días hábiles ).

Mientras tanto, en la Isla los bancos están cerrados y los cajeros automáticos bloqueados.

Será el final del último paraíso fiscal de la Unión Europea o el principio del fin?

 

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