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RETE CIVICA FIDENZA: ci attende una lunga cavalcata

Creato il 22 ottobre 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1

RETE CIVICA FIDENZA: ci attende una lunga cavalcata ... forse un sogno, in realtà uno sfogo o un dialogo a distanza, gioco di specchi , labirinto di concatenazioni ed emozioni, trascendendo echi e allusioni perché, diciamolo, visto il contesto, diventa quasi una necessità tagliare gli ormeggi dalle polemiche irreali e salpare per l'altrove. Questo “altrove”, caso o necessità, è anche leggere, rileggere, decodificare, descrivere, valutare, sognare e fare.
Fare, appunto. So che è difficile e complicato, ad esempio fare, e lo dico proprio all'inizio di questa cosa che si chiama "Rete Civica Fidenza", che è un aggregatore importante perché il sogno, se non si appoggia alla percezione di qualcosa di esistente, risulta inutile e vuoto; so anche che un cammino percorso per la prima volta sembra non finire mai, dunque occorre munirsi di pazienza e buone ragioni.A dirla tutta, il rischio, sempre presente, è cadere in mano all'etica dei burocrati del disfare o ai nostalgici di qualche “ismo”, mentre, semmai, si tratta di cogliere la radice delle cose.Detto questo, tenendo ben presente che non sono solo canzonette, l'impulso ad immaginare, sognare un progetto per il futuro passa attraverso il "fare" cultura allontanandosi dai modelli di conformità a partire dalla propria realtà, abitandola di libertà, non da egemonie.E cosa c'è di culturalmente più concretamente libero che realizzare un sogno? Dunque, non prendere sul serio ciò che serio non è, quale sia la gravità con cui  viene rappresentato, ma ritrovarsi la terra del presente sotto i piedi mirando un obiettivo condiviso, quale non so e non ho la presunzione di pensarlo, dirlo se non attraverso il meno politica politicante e il più cultura e creatività.Ancora: troppo spesso la cultura è vista solo un dispositivo per definire una identità, individuale e collettiva, ossia  dirci chi siamo, da dove veniamo, mentre  il dove vogliamo andare rimane terra di conquista, monopolio degli interessi di casta, egoismi ignoranti che qualcuno chiama "poteri forti".  Manca, cioè, l'esigenza politicamente creativa del produrre cultura (poesia e arte derivano etimologicamente da parole che indicano la capacità di produrre). Ecco, e concludo, citando una battuta del Grande Blek: “sono contento che tu abbia deciso di accompagnarmi, lo sai però che ci attende una lunga cavalcata, vero?”
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