Magazine Attualità

rettifica caso Speranza così come richiesto da U.S.

Creato il 18 luglio 2011 da Yellowflate @yellowflate

Ci permettiamo inoltre di indicarvi punto per punto, quello che di errato è stato riportato nell’articolo.
Danilo Speranza conosciuto come il “guru di San Lorenzo”, che negli anni ’80 ha fondato la setta R.E. Maya creata per disintossicazione da droga, attraverso ipotetici corsi di yoga e filosofia”
Danilo Speranza non era il guru della setta maya” ma il presidente di un’associazione (non”setta”) denominata R.E. Maya che si occupava del sostegno dei disagiati e degli anziani, del recupero dei tossicodipendenti ed alcolisti e del reinserimento sociale di ex-detenuti.

I corsi di Yoga e Arti Marziali di RE MAYA(lungi dall’essere ”ipotetici”) erano riconosciuti dal C.O.N.I. e si svolgevano presso varie scuole elementari, inizialmente a titolo gratuito e poi inseriti nel Progetto di Offerta Formativa, ma anche in diverse palestre comunali con l’assegnazione dei locali da parte dei Municipi competenti.

Venivano inoltre tenuti dei seminari di filosofia, scienza, arte …non solo dal signor Speranza ma anche da illustri esponenti del mondo scientifico e artistico.

“Speranza è ristretto da marzo scorso nel carcere di Rebibbia con accusa di violenza sessuale e estorsione nei confronti di due adolescenti, ma il guru era da giugno in sciopero della fame perché a suo dire vittima di un errore giudiziario”.
Danilo Speranza si trova agli arresti cautelari dal marzo del 2010  e non dal marzo scorso,  è in sciopero della fame dal 23 Maggio e non da giugno. Il carcere cautelare è in seguito alle accuse di violenza e non di «estorsione» come da voi citato nell’articolo. Per quest’ultimo reato ad oggi non esiste nessun procedimento a carico di Danilo Speranza.

La sua protesta “Fame per la fame e sete per la sete di giustizia” vuole porre l’attenzione su due punti: il primo è il blocco del progetto umanitario “Bits of Future: food for all”, legato alla tecnologia Hyst da lui promossa(http://www.scienzaperlamore.it/contStd.asp?lang=it&idPag=462), progetto al momento fermo a causa dell’inchiesta giudiziaria in cui  è coinvolto Speranza; il secondo punto riguarda il miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri, sottolineando l’iniquità della detenzione preventiva. A questo proposito la protesta di Speranza si affianca a quella portata avanti proprio in questo periodo dall’Onorevole Marco Pannella. Ricordiamo che il Sig. Speranza è in custodia cautelare in attesa di giudizio da un anno e 4 mesi.

“Secondo i magistrati Speranza avrebbe abusato di due bambine di 10-12 anni e delle loro madri obbligandole anche a versagli ingenti somme di denaro.”
Il signor Speranza è in detenzione cautelare per violenza in seguito alle denunce fatte da due adolescenti e non “bambine di 10 e 12 anni” come avete scritto. Non esistono ulteriori denunce per violenza a carico di Speranza, né da parte delle « madri » né da parte di altri associati.
Ribadiamo che per il reato di estorsione ad oggi non esiste nessun procedimento a carico di Danilo Speranza.

Le violenze venivano giustificate con la “necessità di modificare il loro karma e trasmetterle a tale scopo il suo Dna sano e curativo che avrebbe impedito il compimento del suo negativo destino e risparmiato alla madre le sofferenze altrimenti inevitabili (…) Le perquisizioni dello scorso anno, nella sua casa romana di Speranza, in via Monte Mario, portarono alla luce denti, capelli, feticci e bambole voodoo. Questa frase da voi virgolettata fa pensare ad una citazione presa da altre fonti. Vista la gravità delle dichiarazioni in essa espresse (dichiarazioni peraltro false e indimostrabili) vi invitiamo cortesemente a indicarci la loro origine, in modo che possiamo provvedere a sporgere querela.
Durante l’unica perquisizione infatti non è stata trovato NULLA di quello che voi avete elencato. I beni sequestrati in quell’occasione sono già stati dissequestrati dalle autorità competenti perché ritenuti non rilevanti.

“Il Settimo Saggio” è il titolo di un libro scritto da Danilo Speranza, non il modo in cui lo stesso Speranza si faceva chiamare.

Per darvi maggiori aggiornamenti e altri dati utili sul caso Speranza vi facciamo presente che:
Le indagini difensive in questi ultimi due anni sono proseguite portando in evidenza prove scientifiche schiaccianti che se prese in considerazione dal PM di Tivoli scagionerebbero il Sig. Speranza, purtroppo le numerose mancanze da parte del tribunale di Tivoli ed il modo in cui la P.G. (Vigili dell’ VIII gruppo) ha condotto le indagini, fanno di questo caso uno dei probabili clamorosi errori giudiziari degli ultimi tempi.
Per questi motivi il Garante dei detenuti della regione Lazio, Angiolo Marroni, dopo aver studiato nel dettaglio la documentazione, ha mostrato estremo interesse per il caso umano dichiarando: « quest’uomo ha il diritto inalienabile di vedere la sua condizione carceraria e giudiziaria valutata dai magistrati senza ulteriori ritardi».
La denuncia del garante era per mettere in evidenza l’ingiustizia di una detenzione preventiva, e la triste possibilità che un uomo, in attesa di giudizio da un anno e 4 mesi, metta a rischio la propria vita come unico ed estremo atto di protesta, non potendo escludere che un giorno, considerate le prove che lo scagionano, il giudice possa emettere persino una sentenza di estraneità ai fatti.
Nel vostro articolo questi argomenti non solo non stati specificati correttamente ma possono essere interpretati in modo equivoco.
Speriamo in una vostra rettifica dei contenuti elencati in modo che possiate dare una informazione più corretta ed equilibrata! Qualora ne abbiate interesse siamo a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.

Cordiali saluti
ufficio stampa associazione « Scienza per l’amore »

tel.: 06-4190342
fax 06-41405710

 

{lang: 'it'}

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

COMMENTI (1)

Da Daniele Lattanti
Inviato il 25 luglio a 13:10
Segnala un abuso

Io non capisco lo sciopero della fame dell'imputato Speranza al fine di vedere la sua "condizione giudiziaria valutata dai magistrati". Infatti che senso ha perseguire uno sciopero della fame se il 20 luglio 2011 c'è stata una nuova udienza del processo che lo riguarda dove l'imputato poteva partecipare esponendo tranquillamente le sue ragioni. E poi perché non si è presentato nell'udienza di marzo 2011 e ha fatto scena muta a quelle di gennaio e febbraio 2011? Se l'imputato ha necessità di far valere le sue ragioni non vedo come possa farlo tentando il suicidio. Potrebbe tranquillamente presentarsi in Tribunale e parlare. Che bizzarro modo di difendersi !! MAH??????