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Revenge, una quarta stagione che chiede vendetta

Creato il 04 dicembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

Cos’è successo a Revenge? Uno dei guilty pleasure più peccaminosi e goduriosi proposti dalla tv americana negli ultimi anni sta attraversando un periodo di crisi. Niente di troppo allarmante. Già con la seconda spenta stagione la serie con protagoniste Emily VanCamp e Madeleine Stowe aveva attraversato un periodo di stanca, ma con il terzo scoppiettante ciclo di episodi aveva saputo riprendersi alla grande. Dopo i clamorosi colpi di scena del finale della terza stagione, in cui è successo di tutto e di più e in cui mezzo cast è stato decimato manco fossimo in Game of Thrones o Sons of Anarchy, era lecito aspettarsi una quarta stagione di Revenge col botto. Invece il botto c’è sì stato, ma è stata più che altro un’implosione.

Emily Vancamp - Revenge

ATTENZIONE SPOILER
Cosa c’è che non va, in questa quarta stagione di Revenge? Innanzitutto, a livello narrativo c’è stato un cambio dal punto di vista stilistico. Gli autori hanno deciso di abbandonare la voce fuori campo della protagonista Emily Thorne (Emily Van Camp) che di solito accompagnava l’inizio e la fine degli episodi, un tratto distintivo della serie inspiegabilmente scomparso. Va bene voler cambiare formula, però così facendo si rischia di snaturare il prodotto. La tematica della vendetta che dà il titolo al tutto è stata anch’essa messa in un angolino, per lasciare spazio al grande ritorno in scena di David Clarke (interpretato da uno spaesato James Tupper). Grande almeno sulla carta. Quello che dovrebbe essere il personaggio chiave dell’intera serie si sta rivelando, per ora, un uomo privo di carattere pronto a farsi manipolare come un burattino da Victoria Grayson (Madeleine Stowe). In attesa che questo misterioso personaggio riveli le sue reali intenzioni, al momento rappresenta solo una gigantesca delusione.

Gli immancabili risvolti sentimentali non rappresentano poi ormai più alcun motivo di interesse. Una volta ci si poteva domandare se tra Emily e Daniel (Josh Bowman) ci fosse qualcosa di vero, o se Emily sarebbe finita insieme al suo amico d’infanzia Jack (Nick Wechsler). Solo che, adesso che sappiamo quanto vuoti e incapaci di reali sentimenti siano questi personaggi, il coinvolgimento emotivo nei loro confronti è del tutto sparito. Persino da un punto di vista del “trash” televisivo, inteso in senso buono, la nuova stagione di Revenge è parecchio sotto tono. L’ingresso della rossa di fuoco Louise Ellis (Elena Satine) ha provato a scompaginare un po’ le carte in tavola, ma ormai gli intrighi si sono fatti sempre più ripetitivi, così come la rivalità tra Emily e Victoria, in passato il vero punto di forza della serie, si sta facendo sempre più spenta. Gli unici aspetti “trash” rimasti in Revenge sono allora quelli più negativi, come le inguardabili pettinature di Nolan (Gabriel Mann), le ancora più improbabili sceneggiature, o una serie di personaggi come Charlotte (Christa B. Allen), l’anonimo sbirro Ben (Brian Hallisay già visto in The Client List e marito nella serie così come nella vita reale di Jennifer Love Hewitt) e la francesina Margaux LeMarchal (Karine Vanasse) che fanno a gara a chi è più insopportabile. Il fatto che il personaggio più simpatico della stagione sia l’un tempo odioso Daniel Grayson la dice lunga. Revenge pare attualmente smarrita, alla ricerca di nuove strade, proprio come la sua protagonista Emily Thorne. Un personaggio che, ora che non sa più contro chi vendicarsi, sta attraverso un periodo di crisi d’identità dentro una serie in piena crisi d’identità.

di Marco Goi per Oggialcinema.net


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