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Reverse product placement: quando i film diventano realtà

Creato il 09 settembre 2014 da Arscreativo

Reverse product placement: quando i film diventano realtà
ARSENALE CREATIVO

Avete mai desiderato mangiare un hamburger al Big Kahuna Burger? Comprare un pacchetto di sigarette Red Apple? O magari gustarvi un buon caffè al Central Perk? Se non avete idea di cosa io stia parlando a quanto pare non siete i maniaci di film e serie tv che pensavo.
In ogni caso non c’è da preoccuparsi, ciò che ho appena nominato non esiste nella realtà, almeno per il momento. Nel mondo della cinematografia americana ed europea, si sta diffondendo infatti un fenomeno definito Reverse Product Placement.

Di cosa si tratta esattamente?
In poche parole è un fenomeno opposto al Product Placement che, come ben saprete, è una tecnica di comunicazione aziendale con la quale si prevede il collocamento di prodotti o servizi nel merito di uno scenario di finzione narrativa, come può essere una pellicola o una serie televisiva. Ai più distratti o a chi conosce Arsenale Creativo da poco ricordiamo la nostra rubrica sul Product Placement, qui potete trovare l’articolo di presentazione.

Per capire il Reverse Product Placement immaginatevi il mondo della realtà che si mescola con quello del cinema: potete ordinare una birra Duff al bar o comprarla direttamente al supermercato sotto casa. In sostanza, può capitare che all’interno di una pellicola vengano inserite delle marche fittizie, la birra Duff ne è un esempio eclatante, tali da avere un così grande successo da trasformarsi in dei prodotti acquistabili nella realtà o in dei veri e propri brand. Questo può avvenire per diverse ragioni, per scelte di produzione o legate al bisogno di realtà filmica celato nel concetto di product placement culturale.

 

5 casi da conoscere

 

Chi vuole una Duff?

Chi non conosce la birra Duff? Oggi potete tranquillamente berne una, proprio come Homer Simpson, grazie ad un signore di nome Rodrigo Contreras che nel 2006 ha comprato i diritti del marchio Duff dalla 20th Century Fox, iniziando così a commercializzarla negli Stati Uniti, allargandosi poi in Europa.

 

Reverse Product Placement

La carta di The Office

I fan della serie tv The office non potranno certo aver dimenticato i primi passi di Steve Carrell nell’azienda Dunder Mifflin. Bhe, se siete a corto di carta potete ordinarne una risma e farvela arrivare direttamente a casa.

 

Il sogno di Bubba e Forrest

Forrest Gump aveva un sogno: aprire con il suo amico Bubba un’azienda attiva nel commercio di gamberi. Un imprenditore californiano ha realizzato il sogno dei due amici, fondando la Bubba Gump Shrimp Company, una catena di ristoranti specializzati in pesce, con oltre venti sedi attive al mondo.

 

bubba

Le gelatine Tutti i gusti+1

I fan di Harry Potter possono perfino assaggaire i Bertie Botts Beans, le famose gelatine “tutti i gusti” che Harry&Co mangiavano nei viaggi in treno verso Hogwarts. Magari eviterei solo il gusto vomito e fegato.

 

hp

Troppo pigri per allacciarvi le scarpe?

Ultime ma non meno importanti, un caso di Reverse Product Placement che farà storia è sicuramente quello delle Nike Air Mag. Le scarpe autoallaccianti di Marty McFly in Ritorno al Futuro saranno disponibili negli store del noto marchio a partire dal 2015, l’anno esatto in cui Marty le indossa nel film. In futuro mi aspetto quindi di cercare informazioni su Spyder-Finder come in CSI e Breaking Bad, o di bermi un frullato al Peach Pit o da Arnold come Fonzie. Anche, fossi in voi, eviterei di prendere un aereo della Oceanic Airlines o di finire al Seattle Grey Sloan Memorial Hospital. Non si sa mai.

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