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Review: Promesse mantenute

Creato il 19 ottobre 2013 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Promesse mantenute
Promesse mantenute by Giulia Borgato
My rating: 5 of 5 stars

Una storia entusiasmante a cavallo tra passato e presente, tra il Mito e la Realtà quotidiana.
Il racconto “Promesse mantenute” della bravissima Giulia Borgato ha per teatro la zona di Belluno e Lagole di Calalzo e vede come protagonista principale Cristian, un giovane piuttosto scapestrato. Diplomato per il rotto della cuffia passa le proprie giornate immerso nel dolce far niente e le proprie serate con gli amici del tempo della scuola, in special modo con Tommaso. Da qualche tempo però Cristian sente che qualcosa sta cambiando in lui. Oltretutto da qualche tempo Cristian vede, sempre al solito posto e alla solita ora, una bellissima ragazza che in pochi secondi si sottrae alla sua vista.
Una notte però quella stessa bellissima ragazza gli appare in sogno e gli dice qualcosa ma lui non riesce a cogliere il contenuto di tale rivelazione. Il giorno successivo, quando scopre che due amiche del suo amico Tommaso vogliono inscenare un’evocazione spiritica nel bosco di Lagole di Calalzo, vicino al laghetto delle tose, lui, immediatamente, ha un moto di rifiuto; non gli sembra una cosa buona da fare quella di risvegliare lo spirito di un morto. Tornando a casa a piedi da quel pomeriggio a dir poco assurdo in cui le due aspiranti streghe aveva descritto con la massima leggerezza ed il massimo entusiasmo cosa avrebbero fatto, il loro “rito”, “rito” al quale Tommaso, fino a quel momento scettico riguardo a tutto quanto riguardava la magia e tutto quanto era attinente alla magia, si era detto entusiasta di parteciparvi ed aveva utilizzato l’arma dei genitori di Cristian, morti anni prima in un incidente stradale, per convincere, o tentare di convincere, il recalcitrante amico, la bellissima ragazza si manifesta nuovamente a Cristian e stavolta rivela anche la propria identità, dicendogli di essere la dea Diana. Cristian non la prende sul serio e torna a casa propria e quando il giorno seguente Tommaso lo chiama annunciandogli che il “rito” avrebbe avuto luogo quella stessa sera lui, dopo aver tentato qualche inutile obiezione, accetta di prendervi parte non volendo lasciare l’amico e le due sciagurate aspiranti spiritiste a vagare per i boschi.
Mentre attende l’arrivo dell’amico Cristian, improvvisamente, realizza quanto la bellissima ragazza del sogno gli aveva detto, ovvero l’avvertimento di non partecipare, per alcun motivo, al “rito” che avevano in programma di compiere i suoi amici e da questo capisce che, dea o non dea, la misteriosa ragazza qualcosa di soprannaturale deve averlo per avergli rivelato, in anticipo sui tempi, per così dire, i programmi sciagurati dei suoi amici. Quando il “rito” ha successo e le due giovani sciagurate spiritiste evocano lo spirito del gigante Orione, per Cristian e la sua dea protettrice inizia un’avventura sul filo del rasoio, un’avventura alla ricerca della misteriosa “Goccia del Piave”, una pietra che, se caduta nelle mani dello spirito di Orione, gli avrebbe dato straordinari poteri. Una volta trovata e dopo una notte d’amore Cristian e Diana si trovano ad affrontare lo spirito del gigante che, nel frattempo, ha già aggredito una donna alla stazione. Con una trovata a dir poco geniale Cristian, ormai entrato in perfetta simbiosi con Diana, suggerisce alla dea di utilizzare la magia della “Goccia del Piave” per sconfiggere lo spirito del gigante ormai invulnerabile alle frecce. La trovata funziona e l’avventura, che avrebbe potuto avere conseguenze nefaste, si conclude nel migliore dei modi. Durante questa avventura Cristian viene a sapere anche qualcosa che riguarda il fatto di essere così attentamente sorvegliato, niente po’ po’ di meno che da una dea. Diana gli rivela di aver accettato di vegliare sulla discendenza di colei che fu la sua ancella umana, ancella che lei considerò sempre come una sorella, Clelia.
Il racconto, oltre che per la scrittura curata e per lo stile strepitoso, avvince grazie alla bravura sconfinata dell’autrice di calare il lettore in una vicenda molto ben congegnata e giocata, come dicevo all’inizio, tra il Mito e la Realtà di tutti i giorni. Raccomando la lettura di questo racconto a tutti coloro i quali amano le belle storie e non solo a quanti, come me, abbiano una passione per gli antichi Miti ma anche a quanti con la Mitologia non sono mai andati, per così dire, molto d’accordo. Dopo aver letto il meraviglioso “Promesse mantenute” di Giulia Borgato vi innamorerete dell’antica Mitologia, ve l’assicuro!

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