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Rewilding Europe, iniziativa WWF per dare più spazio a flora e fauna dell’Europa

Creato il 29 settembre 2013 da Molipier @pier78
Rewilding Europe, iniziativa WWF per dare più spazio a flora e fauna dell’Europa Genny Sangiovanni Genny Sangiovanni vedi altri articoli 29 settembre 2013 11:00

Rewilding Europe, non si tratta di un party Erasmus né di una nuova canzone rock di Robbie Williams ma di un’iniziativa del WWF. Lo scopo è di rendere l’Europa un continente più selvaggio che lasci più spazio alla flora ed alla fauna originarie dell’Europa.

Entro il 2020 il progetto di Rewilding Europe prevede di rinselvatichire un milione di ettari di terra creando dieci grandi aree naturali nelle zone europee abbandonate.

La Rewilding Europe ha commissionato una ricerca alla Zoological Society of London grazie alla quale si è scoperto che dal dopoguerra ad oggi gli animali selvatici in Europa hanno vissuto un’espansione. Nei boschi e nelle campagne d’Europa stanno tornando lupi, orsi, cervi, caprioli, camosci, aquile, foche, avvoltoi, oche, castori stambecchi e bisonti.

Gli orsi e le foche sono raddoppiati mentre i lupi sono aumentati del 30%. La popolazione dei camosci è cresciuta dell’85%, quella dei bisonti del 3000% e quella del castoro europeo del 14.000% (tra il 1960 ed il 2005). Il merito sarebbe della regolamentazione della caccia, delle leggi sulla protezione delle specie a rischio, dell’istituzione dei parchi e delle aree protette.

Una delle ragioni di tale ripopolazione è considerata anche la grande migrazione umana verso le città. Il direttore scientifico della Fondazione Bioparco di Roma Fulvio Fraticelli ci tiene a specificare che la crescita della fauna non è dovuta ad una presa di coscienza sui meccanismi dell’ecosistema. Infatti, secondo il professor Luigi Boitani (docente di Zoologia alla Sapienza e partecipante alla ricerca di Rewilding Europe) le persone non hanno conoscenza di quello che hanno attorno, della ricchezza della fauna e dell’importanza della conservazione delle specie.

L’Italia, secondo il docente, contribuisce molto a tali risultati ma questi si stanno verificando senza una reale pianificazione. Infatti il processo di rinselvatichimento è indipendente dalle nostre leggi di conservazione della natura e dipende dall’abbandono delle montagne e delle colline che si è verificato dagli anni ’50 in poi. Il responsabile dell’area conservazione del WWF in Italia, Fabrizio Bulgarini, spiega che molti degli animali selvatici sull’orlo dell’estinzione negli anni Settanta oggi sono di nuovo in crescita.

Questa, però, non è la realtà per tutti. Le allodole, ad esempio, stanno subendo un calo preoccupante ma Andrea Brutti, il responsabile della fauna selvatica dell’ENPA, spiega che se si parte dall’idea che gli animali sono una risorsa ed un bene da moltiplicare come le piante, grazie anche alla capacità di adattamento della natura, gli animali in via di estinzione potranno allontanare il pericolo.

Fonti: 

Corriere della sera del 27 Settembre 2013, pag.29 

http://www.rewildingeurope.com/programme/ 

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