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Rialzo frazionale in una giornata triste Record storico p...

Da Pukos
Rialzo frazionale in una giornata triste Record storico p...

Rialzo frazionale in una giornata triste

Record storico per le nostre due regine: Terna e Snam Rete Gas. Negativo il comparto bancario tranne le due “fondenti”. Male Ferragamo.

Non è facile commentare l’andamento delle Borse, in una giornata simile tutto passa in secondo piano, ma è ovvio che non ci si può fermare, comunque dobbiamo guardare avanti e, come sempre, cercare di capire. Seneca nella sua Medea sentenziava “cui prodest scelus, is fecit” (il delitto lo ha commesso colui al quale esso giova).

Ed allora torniamo alle nostre Borse che, dopo aver trascorso l’intera seduta in territorio negativo proprio sul finale ritrovano la freccia verde, anche se ovviamente i rialzi sono risultati nella gran parte assolutamente frazionali.

La seduta odierna sarà ricordata per gli ennesimi record storici dei due titoli del nostro indice principale che non hanno mai deluso le attese, si tratta di Terna (+1,34%) e Snam Rete Gas (+0,76%).

Sul nostro Ftse Mib (+0,01%) ancora una volta quasi tutti i comparti hanno terminato le contrattazioni contrastati, sembra quasi che gli acquisti e le vendite si siano distribuite casualmente, ovviamente non è così, è logico, ma ho usato una provocazione per rimarcare ancora una volta che ci troviamo in una fase che sembra sorretta più dalle Banche Centrali che non dalle economie reali.

Tendenzialmente negativo il nostro comparto bancario con Banca MPS (-2,34%), Mediobanca (-1,85%), Ubi Banca (-1,43%), Unicredit (-1,12%), Bper (-0,25%) ed Intesa Sanpaolo (-0,08%) che terminano in territorio negativo mentre le due promesse spose: Banco Popolare (+0,41%) e soprattutto BpM (+2,97%) vengono premiate dal mercato.

In particolare la Popolare meneghina è risultata anche la top performer di giornata visto che pare essere l’Istituto che maggiormente beneficerà per questa prossima fusione.

L’incredibile perdita annunciata da Petrobras non ha condizionato i titoli del settore, oggi il migliore in Europa, sul nostro listino bene Eni (+0,51%), bene Saipem (+0,90%), ma soprattutto bene Tenaris (+2,25%) che trova estimatori soprattutto al di là dell’Oceano.

Contrastato il risparmio gestito che ha visto salire Anima Holding (+1,39%) e Banca Mediolanum (+0,51%), ma scendere Azimut (-0,90%).

Sostanzialmente negativo il comparto del lusso con la maglia nera di giornata Salvatore Ferragamo (-3,38%), Tod’s (-0,75%), Moncler (-0,68%) e Yoox (-0,04%) in calo, ma con Luxottica (+0,04%) che è riuscita a salvarsi dalle vendite.

Contrastate le utilities, a parte i due titoli già citati che hanno ritoccato ulteriormente i loro massimi storici, sono finite sotto la linea della parità sia Enel (-0,36%) che la controllata Enel Green Power (-0,42%), ma la peggiore è risultata A2A (-1,69%) ch sembra stia entrando in una fase di debolezza.

Tornano a salire Mediaset (+1,18%) sempre molto chiacchierata e Finmeccanica (+1,08%).

Contrastato infine il comparto assicurativo che vede in ascesa UnipolSai (+0,79%) ed in calo Unipol (-0,16%) e soprattutto ancora Generali (-1,26%) al terzo ribasso consecutivo.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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