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Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.Di rec...

Creato il 11 settembre 2013 da Patuasia

Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.

Di recente Legambiente ha promosso alcune segnalazioni e ricorsi che devono aver disturbato molto, a giudicare dalle reazioni polemiche da parte di sedicenti “agricoltori”.

Eppure non abbiamo messo in discussione o criticato le centinaia (forse migliaia?) di piste poderali che sono state costruite negli ultimi 20/30 anni: abbiamo presentato un ricorso contro una pista, quella della valle dell’Alleigne, perché in contrasto con le leggi di protezione dell’ambiente e dei beni culturali. Leggi che non ha fatto Legambiente, ma la Regione Valle d’Aosta (su richiesta dello Stato e dell’Europa), leggi che però la Regione non sempre rispetta.

Non abbiamo contestato le centinaia di centrali idroelettriche realizzate negli ultimi 7/8 anni: siamo convinti della bontà delle energie rinnovabili. Ne abbiamo segnalate alcune che a nostro avviso non rispondono al requisito di utilità pubblica prevista dalle normative o che sono in contrasto con le leggi di tutela idrogeologica o paesaggistica.

Le segnalazioni di Legambiente, prima ancora di configurarsi come battaglie ambientaliste, sono battaglie di legalità: sono una richiesta di rispetto delle leggi. Chiediamo solo che la Regione faccia valere le leggi sempre e nei confronti di tutti indistintamente e, soprattutto, che sia la prima a rispettarle. Soprattutto le leggi che tutelano i beni comuni di tutti i Valdostani.

I detrattori che ci attaccano in modo generico, sulla base di luoghi comuni e dicerie, magari senza aver letto quanto abbiamo scritto e senza essersi informatii – sul nostro sito internet sono pubblicati tutti i nostri documenti – non rendono un servizio alla popolazione come pretenderebbero di fare.

Noi sollecitiamo le critiche e siamo sempre disponibili al confronto, ma vorremmo parlare nel merito delle cose che facciamo e che diciamo. Le accuse generiche, magari false o inventate, generano invece confusione e un’atmosfera di scontro e sospetto: a meno che non siano volutamente lanciate per avvelenare le costruttive relazioni che, fortunatamente, abbiamo in questi anni sviluppato con numerosi agricoltori.


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