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Ricky Portera-il nuovo album "Fottili" e la video intervista

Creato il 22 maggio 2014 da Athos Enrile @AthosEnrile1

Non capita spesso di raccontare un nuovo album dopo un incontro con l’artista che lo propone. La video intervista a seguire, realizzata negli studi della Videoradio di Beppe Aleo, aveva come naturale obiettivo la scoperta del nuovo mondo sonoro di Ricky Portera, pronto a riproporsi con un disco solista dopo un lungo periodo, sette anni. Ma come spesso accade quando nasce il feeling positivo, il breve spot si è trasformato in lungo incontro, e il nuovo album è diventato, “solo”, uno degli argomenti, perché in cinquanta minuti è passato tutto un film, una vita intera che a questo punto della storia sembra ricominciare, con un episodio discografico che coincide con l’autoaffermazione che, finalmente, la maturità è arrivata. La vita rock è un po’ dannata, almeno nell’immaginario comune, e certe leggende vanno alimentate perché il ruolo va rispettato, ma scavando in profondità emerge che “il grande figlio di puttana” è un ragazzo come tanti altri… o forse meglio dire ex ragazzo, perché ciò che ha rovesciato sul suo nuovo lavoro è un segno ben preciso, che nulla ha a che fare con lo stato anagrafico, ma testimonia che il tempo della superficialità è finito. Mi dice Ricky: “ … ormai non ho più niente da dimostrare, non ho battaglie da combattere per fare vedere chi realmente sono!”. Dietro ad un look molto “duro” traspare un’estrema semplicità e voglia di serenità. Lungo preambolo per giustificare “Fottili”, un album atteso da tempo, ricco di ospiti/amici, con una logica manageriale che ha portato Portera ad una sorta di autarchismo, positivo, visto che si è riscoperto buon bassista. Ricky è un grande chitarrista, musicista poliedrico, vocalist. Ricky è anche l’artista a cui sono legate entità musicali importanti… Dalla, Stadio, Finardi, Ron, Bertè… tanto per citarne alcune. Ricky è l’uomo dalle mille esperienze di vita, ma con il freno a mano un pò tirato sui grandi temi del quotidiano, un blocco che solo ora si ammorbidisce, e calando lentamente favorisce un andamento costante che rende chiaro, purtroppo o per fortuna, il panorama: una visuale drammatica, dove tutto appare in decadenza e i colpevoli hanno un nome; e in questo stato di piena coscienza il tappo salta ed esce fuori la delusione, e poi la rabbia, una forza che spinge a trasgredire alla luce del sole, senza aver paura di essere puniti, sicuri di essere nel giusto. “Fottili”, fallo più che puoi perché la misura è colma. La rabbia di Ricky Portera è il DNA di questa nuova produzione, nata non per obbligo, ma per il bisogno di urlare al mondo che è il momento di cambiare, e che il contributo può arrivare da ciascuno di noi. Tracce rock, ma anche soft, collegate tra loro come in un concept, non certo cercato, ma trovato all’improvviso tra le mani, perché ogni step musicale è un frammento di vita che contribuisce a comporre un mosaico. Gli amici dicevo… Gaetano Curreri, PierDavide  Carone, Pino Scotto, Andrea Innesto (Cucchia), Claudio “Gallo “ Gollinelli. Gli amici capaci di dire: “ … e suoni ancora la tua musica con rabbia e cortesia, sorriso sulle labbra che nessuno porta via…” Gli amici che non ci sono più, ma sono fortemente presenti, come Massimo Riva a cui è dedicato il brano “Che male fai”. Un lungo viaggio temporale, accorciando i lustri con la musica. Un lungo viaggio spaziale, dalla Sicilia all’Emilia. Un lungo viaggio con la mente, dopo aver raccolto le idee e costruito il giusto impianto propositivo. Un disco duro, a volte dolce, tra rock, ballad e cantautorato, che deve avere la corretta considerazione, spesso impossibile da captare con il solo ascolto. Fottili” poteva nascere sotto altri auspici, poteva essere un buon disco, realizzato da ottimi musicisti guidati dal leader, e già sarebbe bastato; ma andando a fondo emergono i veri significati e i buoni intenti di un uomo che probabilmente non aveva pianificato una particolare uscita discografica, ma è stato spinto dall’esigenza di fare sentire la propria voce, il proprio messaggio, e ha poco importanza se arriva solo ora, al compimento dei sessant’anni. Gli ho chiesto, più o meno: “ Ricky, ma pensi che il messaggio musicale possa aiutare a cambiare le cose?”. Mi ha risposto, più o meno:“ Forse il mondo no, ma io provo a gettare un seme…”. Per me basta e avanza. Dal 27 Maggio l’album sarà disponibile, e i motivi per acquistarlo ed ascoltarlo ci sono tutti.
http://www.videoradio.org/sito.htm





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