Magazine Diario personale

Ricordami così

Da Aquilanonvedente

ricordami-cosiEbbene sì, lo ammetto: ci sono ricaduto per la seconda volta nello stesso giorno.

Dopo avere acquistato La ragazza del treno, mi sono fatto infinocchiare anche da questo, e non soltanto perché il New York Times lo ha definito “uno dei migliori romanzi dell’anno” (scorso, perché in America è uscito nel 2014), ma soprattutto dopo avere letto una entusiastica recensione su Repubblica del 24 luglio.

Orbene, la prima cosa che mi chiedo è semplice semplice: il libro vale i 21 euro del prezzo di copertina?

Può sembrare una domanda banale, ma non lo è. Ogni cosa deve valere il suo prezzo, e in questo caso la mia risposta è categorica: no.

La storia è banale: un ragazzino di 11 anni viene rapito in una cittadina del Texas e ricompare dopo quattro anni, riconosciuto per caso da una venditrice ambulante. Viene rintracciato e arrestato il colpevole, che alla fine della storia si suicida.

La storia, però, non ruota tanto intorno al rapimento, del quale poco viene scritto e molto si lascia immaginare, bensì sulle conseguenze che la ricomparsa dal rapito provoca nella sua famiglia: il padre, la madre, il fratello e il nonno paterno. Durante la scomparsa dal ragazzo, la famiglia non ha mai smesso di cercarlo, ma ha in un certo senso trovato un suo equilibrio che viene devastato dalla sua ricomparsa. Il padre ha continuato a svolgere il suo lavoro, concedendosi qualche scappatella con un’amante. La madre s’è messa a fare la volontaria in un centro di osservazione di delfini. Il fratello si è abituato all’assenza e sta man mano “ereditando” le cose dello scomparso. Il nonno prosegue nella sua vita, ma alla ricomparsa del nipote scoppierà il suo desiderio di vendetta, che però non potrà compiersi. Il finale è da volemose bene.

Il libro è scritto molto bene, ma vi sono continui flashback, molti dei quali non c’entrano assolutamente niente con la storia e che non la fanno nemmeno progredire. L’impressione mia è che l’autore abbia scritto la storia, per 100-150 pagine, poi l’editore abbia messo sotto un esercito di editor che ne hanno tirato fuori un libro di 450 pagine (come giustificare altrimenti il prezzo di copertina?), indubbiamente costruito con arte e maestria, ma appunto puzzante di “costruito”, non di raccontato.

Non so se ci faranno un film anche di questo, in ogni caso non lo vedrò.

Fleetwood Mac – Go Your Own Way

(mitica!)



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