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Ricordate gli scordarelli

Creato il 10 dicembre 2009 da Zoe
che eravamo accusate mangiare quando, da bambine, dimenticavamo di riferire un messaggio alla mamma o di portare a scuola un libro? Pare proprio che degli scienziati si stiano dando da fare per crearne di veri, in laboratorio.
Abitualmente, quando sfoglio una rivista, non bado troppo agli articoli riguardanti le scoperte scientifiche, anzi, si può dire che li salti meccanicamente. li trovo noiosi, e di solito non troppo importanti. questa volta, però, tra le ultime pagine del numero di dicembre di Marieclaire, un articoletto di argomento scientifico ha catturato la mia attenzione. Sotto l’immagine del tasto Cancella della tastiera di un computer, si legge che il prossimo passo delle neuroscienze sarà l'elaborazione di trattamenti volti alla rimozione di ricordi destabilizzanti o indesiderati, dalla memoria del paziente. si tratterà di "favorire il naturale meccanismo della rimozione" o di "bloccare il meccanismo biochimico alla base della memoria a lungo termine". la storia insegna quale impatto le scoperte scientifiche possano avere sulla vita della gente. mi chiedo se sia davvero conveniente che, per amore e in nome della sperimentazione e della conoscenza, questi studi vengano portati avanti o se non sia più giusto fare un passo indietro, di fronte all'inquietante prospettiva che certe ricerche aprono. la domanda non è retorica. credo fermamente nella libertà di conquistare alla conoscenza quanto più sia possibile, come credo nella buona fede della maggior parte dei ricercatori. trovo però che bisognerebbe anche e sempre chiedersi se il gioco vale la candela. il rischio, in questo caso, è, da un lato, l'uso sconsiderato che di questi medicinali potrebbe essere fatto, a fini di lucro, su persone che vogliono dimenticare qualcosa di semplicemente sgradevole (lo stesso S. Cooke, intervistato da A. Alberti ricorda il caso della chirurgia plastica, nata per correggere difetti ben più gravi di un naso adunco, e divenuta base di un enorme business). dall'altro, l'applicazione stessa dei trattamenti, al di là della gravità delle condizioni del paziente o della finalità economica: si sarà mai sicuri che sia lecito rimarginare delle ferite, anche le più dolorose e devastanti, chimicamente? quando e quanto è preferibile essere figli della propria storia, della propria vita, del proprio tragico passato; quando e quanto di una pillolina che funzioni come un tasto-reset?

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