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Ricordi liceali

Creato il 28 luglio 2011 da Frufru @frufru_90

Ricordi licealiRicordi liceali Stasera stavo guardando un video di due anni fa, che raccoglieva un sacco di foto della nostra classe del liceo. Eravamo sorridenti, felici, con tutti i nostri sogni, con tutta la nostra spensieratezza, con tutti i nostri ruoli prestabiliti che mantenevano la classe in un equilibrio costante.
Io, la secchiona che passava matematica e, se andava bene, anche le versioni di latino. OcchiDiGhiaccio, il secchione che non passava un bel niente. Uno stronzo perfezionista. Aiutava solo me, perché magari un giorno anche il mio aiuto avrebbe potuto fargli comodo. Nico, seduto da sempre al primo banco. Musicista, filosofo, artista. Un mix di poesia e pazzia. Una dolcezza estrema. De Andrè-dipendente, è riuscito a contagiare anche me, seduta da sempre nel banco dietro di lui. LoGnomo, con gli occhi verdi di un verde bellissimo. La bidella diceva che era uno Scamarcio in miniatura. Lo Scamarcio dei poveri. Il mio Scamarcio. Solo per poco. Barba folta, idee rivoluzionarie, rock nelle cuffiette, cappuccio in testa. Viaggiava così, nella scuola e nei miei pensieri, con un alone di libertà che lo rendeva speciale. Almeno ai miei occhi. Ale, dedito al fantacalcio e ai cruciverba per sei ore a mattinata. Da sempre seduto dietro di me, mi coinvolgeva nelle sue definizioni orizzontali e verticali all'ora di chimica e all'ora di inglese. Si, lo so che l'inglese avrei dovuto studiarlo un po' di più, ma ormai è andata così. Miracolato alla maturità, è riuscito a passare con 78. Dico, 78. È evidente che la meritocrazia è un'utopia. IlNostroBonazzo, mamma mia quanto era bono! Il culo più bello della scuola. È l'una di notte, posso dire certe cose. Le bimbe del primo e del secondo erano pazze per lui. Tutte conoscevano la forma del suo culo, ma poche sapevano che, oltre ad essere bello, era anche un bravo ragazzo, uno che anche senza quel culo, anche senza quel fisicaccio, avrebbe avuto il suo perché comunque. Davvero. Mattox, un genio incompreso. Sono sicura che prima o poi sarà compreso, magari anche dopo la morte per carità. Lui ci illuminava le giornate con teorie fisiche e matematiche che inventava la notte, senza studiare mai né matematica né fisica. Erano teorie decisamente innovative. MisterSiffredi, un idiota di proporzioni cosmiche. Il suo mito? Fabrizio Corona. Il suo sogno? Diventare tronista o un attore di film porno. I suoi hobby? Palestra, lampade, estetista. Ho perso il conto delle volte in cui abbiamo litigato. Ci odiavamo nel profondo. Grrrrr...non era neanche soddisfacente litigare con lui. Comunque è riuscito a farmi girare le palle (tanto è l'una di notte, posso dirlo) anche il giorno della seconda prova di matematica, il giorno in cui avrebbe dovuto mantenermi tranquilla, perché la sua prova dipendeva, e pure molto, dalla mia. Sono enormemente felice che sia scomparso dalla mia vita. Mancanza? Zero. Ricordi licealiLaGenerosa, generosa nei confronti dei maschietti...ehm...capito in che senso, si? Faceva la rivoluzionaria comunista, infatti condivideva tutto. Anche la sua...ehm...capisci a me...era un bene comune, molto comune. MisterSiffredi, seppur dichiaratamente di Forza Nova, apprezzava. LaVamp, tutta firme e soldi all'apparenza, tutta dolcezza e bontà nella sostanza. Una ragazza coi fiocchi, fortunata dal punto di vista economico, ma anche ricca dentro. Io le volevo un gran bene, pur essendo completamente diversa da me. Molto stravagante e appariscente. PuffettaChePuzzetta, mia compagna di banco. Qualcuno sosteneva che emanasse strani odori e, in effetti, forse forse...a volte...però non è restata nel mio cuore per questo. Piuttosto per le sue avventure amorose interminabili, per i suoi discorsi lunghissimi, per la sua mancanza del dono della sintesi. Per raccontarmi un incontro fortuito di 5 minuti ci metteva tutta la ricreazione, continuava ai cambi dell'ora e, se andava bene, finiva all'uscita. Peggio di una telenovela. Meno male che mi piace più ascoltare le storie altrui che raccontare le mie. Ci incastravamo bene. E poi le puzzette erano rare. CrisiIsteriche, mia compagna di banco insieme a PuffettaChePuzzetta, una totale frana in tutto, assalita da mille dubbi per ogni cosa più piccola, in grado di farti per due miliardi di volte le stesse identiche domande: “Ma la frangetta mi sta bene così? Mi interrogherà biologia? L'avrò preso sei al compito di scienze?”...allora, tesorino dolce, la frangetta è esattamente come era ieri e anche l'altro ieri, come era un mese fa, come è sempre stata da quando ti conosco. Che spettacolo. Le volevo un bene dell'anima. Anche se insieme eravamo un disastro, di dubbi idioti ne avevamo una valanga. Risposte sensate, ovvio, zero.
Ora che è l'una di notte passata e che mi sono fatta prendere dai ricordi dolci dei dolci anni del liceo, posso pure andare a ninna.

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