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Rif. #PianoScuolaDigitale Az.n.6 - Un'autoarcheologia del BYOD: documentazione di processi e contenuti prodotti

Da Latiranna @latiranna
Nel documento del Piano Nazionale Scuola Digitale l'Azione 6 è dedicata al BYOD.
Sul BYOD avevo scritto in alcuni post qua dentro, adesso provo a fare auto-archeologia e a recuperare e un po' di materiale da me condiviso sia qua che altrove.

Rif. #PianoScuolaDigitale Az.n.6 - Un'autoarcheologia del BYOD: documentazione di processi e contenuti prodotti

Una foto scattata nella mia 3a A.S. 2013/14

Intanto non smetterò mai di dire che ho saputo di fare BYOD dopo aver letto un post di Roberto Bondi su Facebook: prima lo "praticavamo" in classe senza sapere come si chiamasse. E non ho avviato la pratica BYOD di mia iniziativa, non avrei mai chiesto spese alle famiglie! Il mio BYOD è stato ideato, voluto e proposto dai genitori!
Genitori all'avanguardia, genitori che volevano ripetere l'esperienza della mia ex cl@sse 2.0 (per la quale rimando all'articolo Come fare la documentazione finale di classi 2.0 su  www.scuola-digitale.it). E proprio il percorso fatto insieme con i genitori, in un'ottica di meravigliosa collaborazione, viene illustrato in questo video realizzato dietro richiesta di Roberto Bondi per un contributo nel sito BYOD Technologies in Italian classrooms curato dal Servizio Marconi dell'USR Emilia-Romagna.
À rebours - A ritroso
Già qualche mese prima (dicembre 2013) i miei alunni avevano realizzato il trailer "BYOD a Sestu" poi ripreso nel post di Andrea Mameli "BYOD Sestu: porta il tuo smartphone in classe e usalo insieme agli altri" (febbraio 2014).
Ma prima ancora (primavera 2013), gli alunni avevano approfondito questa tematica (insieme ad altre del mondo digitale) in modo metacognitivo, nell'ambito del progetto iTec Ciclo 3, realizzando delle infografiche poi visionate dall'esperto Pasquale Gangemi (video del feedback). Il blog di documentazione di quel percorso iTEC (itec4sestu2ae.blogspot.com) è ora privato per via della Cookie Law, ma è possibile vederne altre forme di documentazione: la mappa mentale di raccolta, il booklet con le infografiche dei ragazzi, un video (del canale dedicato ad iTec 4) in cui gli alunni spiegano che che si tratta, un post nel sito di European Schoolnet (itec.eun.org).
E prima ancora facevamo BYOD senza saperlo e quindi senza usare questa parola nella documentazione: cfr. "Scrivanie virtuali per ITEC 3" su Bricks.
Descritto da terzi
Il nostro BYOD è stato studiato in diretta dalla ricercatrice Maria Francesca Ghiaccio che ha scritto, per Tuttoscuola n. 540, l'articolo A Sestu fanno BYOD, poi confluito nel libro Viste da vicino. Dinamiche e criticità dell'innovazione digitale nella didattica.
Per articoli (miei e altrui) sul "mio" BYOD, rimando a www.pearltrees.com/vizzanna/rassegna-stampa-video e segnalo in particolare:
Sara De Carli, Il tablet in classe aiuta gli alunni più fragili, "Vita",
Maria Ranieri, Un tweet per i diritti umani, "Psicologia e Scuola".

Materiali condivisiDell'aspetto pratico del BYOD ho parlato in diversi eventi formativi, sviscerando la mia didattica (considerando anche le criticità) e condividendo ogni presentazione utilizzata negli eventi.Gran parte di suddette presentazioni si trova nell'archivio su www.pearltrees.com/vizzanna/byod-nella-didattica-generale (per il BYOD nelle discipline frugare su www.pearltrees.com/vizzanna/presentazioni-materiali).Infine, una scatola degli attrezzi... anzi, una serie di scatole cinesi, è su www.pearltrees.com/vizzanna/metarepertorio, che contiene sia repertori di strumenti, come questa  mappa mentale (sempre in fieri) di sw e app (www.mindomo.com/software-scaricabili), sia contenuti realizzati per Italiano, Storia e Geografia.

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