Magazine Curiosità

RIFFA, RAFFA, RAGIAB; Luoghi (comuni); Yokopoko

Creato il 16 luglio 2012 da Chinalski

Parole a confronto

Rìffa
Spagnolo rifa, da rifar ‘sorteggiare’, di origine espressiva.
Sostantivo femminile.
Lotteria privata di uno o più oggetti spesso di valore, abbinata all’estrazione dei numeri del lotto su una ruota stabilita (generalmente il primo estratto.

Rìffa
Etimologia incerta, forse dall’antico riffo ‘robusto’, risalente al longobardo riffì ‘maturo’.
Sostantivo femminile.
(toscano) Violenza, prepotenza: fare le riffe.
Di riffa: di prepotenza; ha voluto entrarci di riffa.
Di riffa o di raffa: ad ogni costo, in ogni modo; di riffa o di raffa si è intascato lui ogni cosa.

Ràffa
Forse da raffare, dal longobardo hraffon ‘strappare’, oppure deformazione di riffa.
Sostantivo femminile.
1. Nella locuzione avverbiale di riffa o di raffa: in un modo o nell’altro.
2. Nella locuzione avverbiale a ruffa a raffa, alla ruffa alla raffa: prendendo e afferrando in fretta e furia, disordinatamente e a chi più può.
3. Nel gioco delle bocce, tiro della propria boccia effettuato facendola rotolare sul terreno per colpire e spostare un’altra
boccia o il boccino.

Arraffàre
Dal longobardo hraffon ‘strappare via’.
Verbo transitivo.
Afferrare con violenza o in fretta: arraffò l’ombrello e uscì.
Portar via in fretta e indiscriminatamente, senza scegliere.
Rubare: i ladri arraffarono tutto quello che trovarono.

Una (parola) giapponese a Roma

Ragiab [ra'dzab]
Voce araba.
Sostantivo maschile invariabile.
Nel calendario musulmano, settimo mese dell’anno lunare in cui avvenne l’ascesa al cielo di Maometto.

Luoghi (comuni) del mondo

Ci scrive Tommaso Mazzoni.

— Pronto a rispondere agli inviti della magnifica Parolata, al riguardo di volente o nolente sono a trascrivere la mia idea:
Per "volente o nolente", in Toscana si sente talvolta dire "di riffe o di raffe" (più raramente "di riffa o di raffa"), intendendo per "riffa" violenza, prepotenza o sopruso. Di questo termine, tuttavia, non escluderei una seconda accezione, ovvero quella dal significato di "lotteria privata con premi non in danaro ma in oggetti di valore" (Hoepli).
Tenendo presente ciò, "raffa" non si potrebbe ascrivere risolutamente – come invece parrebbe di primo acchito – a una semplice allitterazione (peraltro frequente in casi analoghi) del primo termine "riffe" con il secondo "raffe".
E così:
– di riffa (seconda accezione) = estorcendo (una determinata cosa) con violenza, prepotenza o sopruso;
– di raffa = (cosa che) spetta per aver regolarmente vinto, grazie a un gioco regolare; quindi "che spetta di diritto", ovvero come dire in lingua: "o in un modo o nell’altro…".
Tornerebbero tutte a pennello e assai calzanti, queste supposizioni, ma pur sempre tali e quindi soggette, com’è ovvio, a valutazioni o ad ulteriori e magari più soddisfacenti commenti. —

Sembra non esserci accordo tra i dizionari sulle due parole indicate da Tommaso: sia il Garzanti che il Devoto-Oli riportano, come significato di "riffa", sia l’atto violento che la lotteria, mentre per "raffa" non riportano il significato di lotteria dato dall’Hoepli.

Yokopoko Mayoko

Il titolare della A.V. Calor di Torino, azienda di installazione e riparazione caldaie, si chiama Vito Acquafredda.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine