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Riflessione semi seria sulle Crocs

Creato il 31 luglio 2013 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

Dopo quella sulle Birkenstock è giunto il momento di affrontare un’altra riflessione semi seria su quelle scarpe da donna che è difficile definire scarpe, perché in realtà sarebbero ciabatte, ma ancora, alcune persone, non l’hanno capito: le Crocs.

Temute Crocs, famigerate Crocs. Io, dal canto mio, le ho sempre trovate orrende, ma dopo averle viste ai piedi di moltissime persone di mia stretta conoscenza, persone di cui ho estrema fiducia, magari non per le questioni fashion, ma comunque fiducia, mi sono azzardata a fare una domanda: perché?

Le risposte hanno sgretolato tutte le mie convinzioni: io, per l’appunto a torto, pensavo che un blocco di plastica con i buchi non potesse in alcun modo essere comodo e traspirante, invece a quanto pare lo è. Io pensavo che i piedi vi cuocessero dentro come in un paio di stivali bikers in agosto (altro fenomeno che dovremo indagare) e invece ci puoi andare in giro anche sulla sabbia fine del mezzogiorno di fuoco. Insomma, quale diamine è il segreto di queste calzature, orrende esteticamente ma che creano dipendenza a così tanti italiani e non? (Avete mai visto i tedeschi in vacanza con Crocs e e calzini? Sono qualcosa che ti fa sembrare un’opera d’arte anche la hit Fashion Shower di Anna Dello Russo!).

crocs

Cito dal Company Profile:

All Crocs™ shoes feature Croslite™ material, a proprietary, revolutionary technology that gives each pair of shoes the soft, comfortable, lightweight and odor-resistant qualities that Crocs fans know and love.


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