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Riflessioni musicali

Da Russell81

Primavera Musicale

 

Mi piace associare una determinata canzone ai ricordi e ai contesti temporali. La mia playlist rievoca emozioni del periodo in cui ho ascoltato quei brani. Abbiamo canzoni estive, e canzoni invernali, e via dicendo. Ogni pezzo è intriso della condizione dell’epoca. E così rimane nel tempo. Come marchiata. Le canzoni primaverili le apprezzo particolarmente perchè supportano il mio animo, lo ravvivano, lo risvegliano dopo il freddo inverno. Anche in questo periodo, tra le poche canzoni ascoltabili, ho trovato qualcosa che si accosta ai miei gusti e che si candida ad entrare nella playlist in maniera permanente. Si tratta di Logico #1 di Cesare Cremonini.
Benchè abbia una certa predilezione per la musica straniera, ci sono alcuni brani che riescono a rapirmi ed a conquistare il mio apprezzamento. Logico #1 ha un ritmo incalzante, un beat molto veloce e un arrangiamento ben confezionato. In esso ho trovato somiglianze con lo stile di altri artisti che gradisco. Mi emoziona. Così come mi emozionano 27 aprile de Il nucleo, Lasciarsi un giorno a Roma di Nicolò Fabi o alcune canzoni di Mario Venuti.  Insomma, Cremonini ha fatto centro. Aspettando l’album intero.

Passando ad un’altra considerazione, stavo pensando alle distinzioni tra stili musicali delle varie decadi. E mi sono accorto che alcune canzoni degli anni novanta hanno un tratto distintivo che mi piace tantissimo: la coda finale lunga. Cos’hanno in comune Una Rosa blu di Michele Zarrillo, To the moon and back dei Savage GardenPlaying My Game di Lene Marlin? Hanno tutte un finale strumentale di giri armonici che supera il minuto. Anche Mmm Mmm Mmm dei Crash Test Dummies e 2 become 1 delle Spice Girls posseggono, in parte, la stessa caratteristica. Ora non so se si tratta davvero di una moda dei produttori dell’epoca o di una mera mossa volta ad allungare il brodo, ma la cosa funziona. 

C’è anche una canzone contemporanea che sfrutta in un tratto della sua durata una variante della coda strumentale: è Money on my mind di Sam Smith. Eccola per voi. 

 


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