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Riforma della responsabilità civile dei magistrati: la Magistratura Indipendente vuole proclamare lo sciopero

Creato il 22 febbraio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Contro la riforma della responsabilità civile dei magistrati, in dirittura d’arrivo in Parlamento, va proclamato lo sciopero. Questa la posizione che il gruppo di Magistratura Indipendente ha ribadito nel corso della riunione del “parlamentino” della Anm, in corso oggi a Roma.

(ilgiornale.it)

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Lo sciopero della Magistratura Indipendente sulla riforma in arrivo in Parlamento. Magistratura Indipendente rileva che questa riforma “punitiva nei confronti dei magistrati”, debba “essere osteggiata con forza e determinazione”: il comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe, secondo MI, deve quindi proclamare “l’astensione dall’attività giurisdizionale” e chiedere un incontro al Presidente della Repubblica “per esporgli le valutazioni della Magistratura, anche in ordine ai profili di manifesta inconstituzionalità” sul Ddl in materia di responsabilità civile.

Per il presidente Napolitano la riforma “mina alle fondamento l’autonomia della Magistratura”. “Questa riforma mina alle fondamenta l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura – spiega il presidente di MI, Giovanna Napoletano – avvertiamo la necessità forte di intervenire per salvaguardare la funzione giurisdizionale”. A favore dello sciopero si è espresso anche l’indipendente Andrea Reale, leader di “Proposta B”: “questa proposta di legge è scandalosa, un potere dello Stato è sotto attacco – ha detto nel suo intervento -, lo sciopero non è un isterismo, ma un segnale irrinunciabile”.

Moderata la posizione di “Autonomia e Indipendenza”. Più moderata, invece, la posizione del nuovo gruppo di “Autonomia e Indipendenza”, nato dalla scissione avvenuta in Magistratura Indipendente e oggi formalizzato ufficialmente nel Comitato direttivo: Autonomia e Indipendenza, attraverso Sebastiano Ardita, propone come forma di protesta la “cessazione delle attività di supplenza”, ossia lo “sciopero bianco”. “Uno sciopero oggi potrebbe anche essere adottato – ha detto Ardita – ma a una sola condizione, quella del ritrovo dell’unità associativa. Sono possibili forme di protesta anche fortissime solo se dietro c’è l’intera Magistratura. (AGI)


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