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Riguarda- LO: “American History X” con GURU NIKKO

Creato il 24 maggio 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Pubblicato il 24 maggio 2012 con Nessun Commento

Film del 1998 diretto da Tony Caye con Edward Norton.
Ambientato negli stati uniti, il film tocca temi delicati come le forme di razzismo moderno e le loro conseguenze etiche e sociali. È infatti la storia di un giovane americano (Derek Vinyard) che, perso suo padre (un poliziotto ucciso da un uomo di colore durante il lavoro) decide di schierarsi con una fronda di neonazisti fino a diventarne il leader…
Le fila del gruppo neonazista sono però mosse da un attempato propietario di una casa editrice che produce scrittori e musicisti che inneggiano al potere bianco. All’interno del gruppo, Derek sembra il più illuminato e esaltato, oltre ad essere sicuramente il più carismatico e determinato. Il suo odio e la sua rabbia lo porteranno infatti ad uccidere brutalmente due ragazzi di colore mentre tentano di rubargli l’auto, condannandolo così a tre anni di carcere. Il tutto avviene proprio nel momento in cui suo fratello minore per emularlo consegna a scuola una tesina su “Mein Kampf”…

La vera chiave della pellicola non è tanto il razzismo o il neofascismo. Il tema più interessante del film è il tema della “redenzione”.
Nei tre anni di galera, Derek comprenderà quanto è stato accecato dalla mancanza di suo padre, dalla rabbia, e dall’influenza di persone alle quali non interessava nient’altro che plagiarlo per trarne vantaggi personali.

Egli rivoluzionerà il suo modo di pensare e il fatto che le uniche persone che gli staranno vicino sono di colore lo porterà a cambiare totalmente rotta sul suo credo spirituale e politico. La prigionia sarà per lui un’esperienza fatta di soprusi, false ideologie,e terribili scontri fino agli abusi sessuali. Ma all’interno del carcere il protagonista troverà anche lealtà, coraggio, riconoscenza, amicizia e fedeltà… tutto avviene esattamente all’opposto di come si sarebbe immaginato lo skinhead che era entrato per pluriomicidio a sfondo razzista.
C’è una frase emblematica che sancisce proprio il momento in cui avviene la sua redenzione con la conseguente perdita della rabbia che, fino a quel momento, lo rendeva una bestia verso tutto ciò che era diverso.

Derek è sul lettino dell’ospedale militare dopo aver subito una molestia sessuale da quelli che credeva i suoi compagni ideologici; al suo cospetto Sweenie il professore nero, prima suo e ora di suo fratello…
Derek: “Perché mi trovo in questa situazione??? Non esiste una domanda a cui non ho dato risposta”.
Sweenie: “Forse non ti sei mai posto le giuste domande….”
Derek: “E qual è la giusta domanda???!”
Sweenie :“Tutto ciò che hai fatto finora ti ha aiutato a migliorare la tua vita??”
Derek: “Aiutami…”
Il film volge poi ad un epilogo drammatico ma il titolo della pellicola prende il nome dalle seconda tesina che il fratello minore di Derek consegna al professor Sweenie “American History X”, dove racconta la storia del suo fratello maggiore. Questa volta il racconto non è un inno antisemita bensì un elogio alla fratellanza tra razze…

GURU NIKKO

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