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Rilanciare lo scalo di Montichiari e rendere più sostenibile il volo aereo; la proposta di Dario Balotta (Legambiente)

Creato il 26 gennaio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Centocinquanta voli aerei al giorno trasferiti da Orio al Serio a Malpensa e non a Montichiari: perché? Dall’areoporto bergamasco a a quello bresciano ci si sposta in 45 minuti e si sale in areo. Velocità, efficienza: perché preferire le lunghe code per congestionare Milano Malpensa? Dario Balotta, di Onlit, Osservatorio liberalizzazioni ma anche Legambiente, propone di accorciare i tempi di viaggio e i percorsi su gomma, e nello stesso tempo rilanciare lo scalo bresciano, trascurato da anni. Lo stop di Orio al Serio inizierà dalle 00:01 del 13 maggio e sarà interrotto solo dalle 6:00 di lunedì 2 giugno. Un periodo di fermo che non sembra dare vantaggi per la gestione, e allora perché non intervenire per migliorare l’impatto ambientale, partendo dall’insonorizzazione e dalle zone delocalizzate? Mappatura del rumore, ecco che si può fare. Areoporto meno rumoroso per gli abitanti e fermo dei voli meno dannoso per i passeggeri!
Malpensa farebbe suoi i voli grazie a un accordo tra il gestore di Orio al Serio, società Sacbo, e la Sea. Ma Sacbo così rinuncerebbe a un’occasione per migliorare le condizioni di volo nel Bresciano, che di volare ha bisogno, voglia, passione, interesse.
Milanocentrismo? Ce n’è già a sazietà. Così mentre Sacbo rifà la pista investendo 50 milioni di euro, potrebbe rendere più sostenibile il volo aereo e ridare le ali a Montichiari (Brescia).

varesenews

Oltretutto a Montichiari guarda la Lombardia del Sud ma anche parte del Veneto. E allora perché non dare uno slancio?

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