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Rinnovo di Seedorf: appello del Milan Night

Creato il 13 maggio 2011 da Gianclint

 

fancazzo con gli zoccoli 291x300 Rinnovo di Seedorf: appello del Milan Night

Cavalier Fancazzo con gli zoccoli da indossare al derby

Il limite è stato ampiamente superato. Se Clarence Seedorf aveva in animo di fare imbestialire i tifosi – e probabilmente anche allenatore e società- con l’intervista rilasciata a Giulio Mola del Quotidiano Nazionale c’è riuscito benissimo. Una lunga chiaccherata a 360 gradi in cui il giornalista tocca parecchi temi, dal calcio alla politica, dal doping agli arbitri, compreso uno sguardo al passato e alla carriera del neo Cavaliere d’Orange.

Un’intervista nella quale Seedorf ribadisce con forza e sfrontatezza – come mai aveva fatto in passato, con tale piglio – alcuni concetti: spiega di essere ancora giovane e fortissimo, di non accettare un futuro da rincalzo, di meritare un posto da titolare nel Milan che verrà e di essere un fuoriclasse assoluto che nessuno dovrebbe nemmeno permettersi di discutere. E tanto per mettere le cose in chiaro, Seedorf parte in quarta: «Se io a 35 anni devo pensare di dover dimostrare ancora il mio valore dopo 850 partite in18 anni di carriera, son messo male».

E ancora, tanto per mettere i puntini sulle i, ribadisce – in buona sostanza – che i tifosi che lo criticano non capiscono una cippa: «La gente non può essere così cieca o essersi dimenticata di certe statistiche. Io parlo dei numeri di quest’anno. Ho giocato nel periodo in cui abbiamo scavalcato chi ci stava davanti con le 7 vittorie di fila». Da manuale, poi, è il riferimento ad Allegri, trattato come un burattino: «Non è che il mister non mi vede – spiega Seedorf – anche perché io sono partito titolare con questa squadra. Allegri mi vede benissimo, poi ci sono tante cose che possono influenzare un allenatore alla prima stagione». Soprattutto lui, probabilmente, influenza le scelte del mister.

Lui che non fa mistero di aver sofferto in panchina – e lo rinfaccia al tecnico, tra le righe – ma che sottolinea con spocchioso orgoglio che tutte le nostre critiche sono ovviamente assimilabili ai deliri di un pazzo: «Oggi – ci ricorda infatti il numero 10 – non si possono avere dubbi, questo è il Seedorf dei migliori anni». Su questo forse il nostro qualche ragione ce l’ha: corre poco e male, proprio come nei «migliori anni». Come nei «migliori anni» azzecca una partita su cinque. E sempre come nei «migliori anni» fa pesare tutto il suo condizionante carisma all’allenatore di turno, con buona pace dei giovani che meriterebbero quello spazio che lui si prende con le buone o con le cattive.

L’intervista prosegue con la domanda di rito sulle battute di Silvio Berlusconi, che siccome è tutt’altro che fesso, proprio come noi ha capito di che pasta è fatto il neo Cavaliere d’Orange. Coerentemente con la sua fama di politico da spogliatoio, Seedorf risponde sperticandosi in elogi al presidente, mentre non risparmia qualche frecciata alla società rea – lesa maestà – di non avergli ancora rinnovato il contratto per i prossimo 15 anni. Degna di Zelig, poi, è la risposta alla domanda su un suo possibile futuro da allenatore rossonero: «Io voglio giocare ancora molti anni ai massimi livelli, al ruolo di allenatore proprio non ci ho pensato».

Ma se questa risposta strappa più di un sorriso – anche amaro, purtroppo – al lettore di turno, quella relativa al periodo interista di Seedorf lascia senza fiato. Perché quando il buon Mola gli chiede di quel maledetto – per loro – 5 maggio, in cui l’Inter perse lo scudetto all’ultima giornata perdendo a Roma contro la Lazio, Seedorf da il meglio di se, condensando in una frase presunzione, arroganza, sfrontatezza e nessun senso del limite e del ridicolo: «se il 5 maggio fossi stato in campo anzichè in panchina – osserva – forse sarebbe finita diversamente». Signori e signore, vi presento Superman. Che qualche incompetente (Cuper prima, Allegri oggi e chissà chi domani) si permette ogni tanto di togliere dal campo.

Spiace soltanto che il buon Mola non abbia chiesto a Seedorf come mai, con lui in campo, il Milan ne prese 4 a La Coruna, e si fece rimontare un tondo 3-0 in quella dannata finale di Istambul. E se l’intervistatore non avesse voluto andare troppo in la con gli anni avrebbe potuto chiedere al fenomeno come mai lo scorso anno ne prendemmo 4 dall’Inter nonostante il suo ingresso in campo dopo un rapido cambio di ciabatte. Dettagli, forse. Ma da appuntare e ricordare per chi mostra tale e tanta protervia. L’intervista prosegue poi con domande generiche su arbitri, sistema calcio e ambiente rossonero.

La sorpresa arriva però quando Mola gli chiede un giudizio sui giornalisti. Qui il fenomeno supera se stesso: «Distinguiamo, qui parlo degli sportivi. – risponde – Sono troppo sotto pressione, hanno poca libertà di fare il proprio lavoro». Viene da chiedersi, dopo una fragorosa risata, se stesse alludendo alla pressione che lui stesso esercita su certa stampa sportiva. Perché i voti che tutti i lunedì il più importante giornale sportivo italiano, La Gazzetta dello Sport, gli commina, sono sempre stati più che generosi, per non dire «regalati». Per non parlare delle interviste benevole e strappacuore che dopo le lacrimuccie di Londra tutto il sistema dell’informazione sportiva gli ha concesso, compresa quella di Mola.

A questa sparata seguono altre riflessioni sui massimi sistemi, la libertà, il doping nel calcio, il rapporto con l’Italia… Per arrivare al gran finale, la domanda delle cento pistole, tanto per intenderci, quella sul suo futuro al Milan. «Beh, vorrei restare qui perché mi piacerebbe chiudere la carriera col Milan – conclude Seedorf – e poi sarebbe il decimo anno e io adoro il dieci. Quanto al discorso opposto, andrei via se il Milan non dovesse convincermi per quel che mi proporrebbe di fare». Tradotto: voglio restare e voglio restare tanti anni da titolare. Sì, caro Galliani e caro Allegri. Nessuno pensi che Clarence Seedorf si accontenterà di essere uno dei 25, pronto a dare una mano quando ci sarà bisogno. Titolare fisso o nulla. Per tanti e tanti anni ancora…

Quando abbiamo scritto questo pezzo mancavano pochi giorni alla partita di Roma e non ci è sembrato corretto rovinare l’attesa del giorno più bello, pubblicando questo post che stigmatizza l’ennesimo delirio di Cavalier Fancazzo! L’ortica olandese però non ha avuto questa delicatezza e non ci ha messo molto a pontificare davanti al solito giornalista inginocchiato! La spocchia ha ormai travalicato i confini dell’umana decenza, ed è sembrato letteralmente vomitevole e scorretto infierire sul povero Cuper, salvo poi non incolparsi nelle due più tristi caporetto ancelottiane!

Purtroppo questo  è Seedorf, il vero padrino dello spogliatoio, colui il quale gioca decentemente 3 partite e poi campa di rendita per tutto l’anno grazie ad una serie di servi che lo incensano tutti i giorni! Pochi giorni fa c’è stata un’intervista del Telecavallino Pellegatti; il Pony si è esibito in una vergognosa esaltazione di Willy Wonka…, talmente indegna che il miele fuoriusciva copioso dagli altoparlanti della tv! Può un giornalista ridursi a questo, può un essere umano azzerare la propria intelligenza ed indipendenza intellettuale per lecchinare in modo indegno questo ex giocatore?

Dalle finte lacrime di Londra è stato tutto un susseguirsi di interviste, dichiarazioni, monologhi, peana e ditirambi! Una vera e propria campagna mediatica a cui si sono regolarmente sottoposti tutti i menestrelli della fanfara dei giullari! Oggi è toccato a Furio Cane Fedele dalle colonne del Corriere dello Sport! Fancazzo questa volta ha passato il limite, parlando di mancanza di rispetto per lui!!! Rispetto? Proprio lui parla di rispetto, lui che manca di rispetto al tecnico e al giocatore che lo sostituisce…ogni qual volta si trova malauguratamente ad uscire dal campo!

Arroganza come piovesse, una vergogna senza fine! Una società come si deve lo sbatteva fuori stasera con una telefonata: “Pronto? Casa Fancazzo? Si? Ecco le volevamo comunicare di levarsi dai coglioni!” Ma purtroppo, Hansel Galliani vive di sentimenti per le cariatidi mummificate e si chuderà in una stanza con lui e cominceranno la manfrina! Quando noi attacchiamo la fanfara mediatica composta da giullari e menestrelli, lo facciamo con rigore assoluto e con dovizia di prove e particolari! Prova ne sia l’ennesima intervista del Cavalier Fancazzo successiva all’articolo di Furio Fedele, rilasciata a Sky!

Il centrocampista del Milan Clarence Seedorf è stato interpellato dai microfoni di Sky Sport, per chiarire il suo rapporto con la società rossonera, a seguito di alcune sue dichiarazioni apparse sul Corriere dello Sport.

Com’è il tuo rapporto con la squadra in attesa di incontrarti con l’amministratore delegato Adriano Galliani:

“Il titolo sicuramente è stato caricato dal nostro caro amico Furio Fedele, perchè un discorso è che voglio rispetto, un discorso che si vuole rispetto e poi messo in un contesto come ho spiegato da voi nel giardino a Roma, una cosa già detta e ribadita, che per tutti è importante la chiarezza, adesso è arrivato il momento della chiarezza, purtroppo sono ancora nella situazione dove non posso rispondere alle domande che ho già un appuntamento con il Milan, tutto qua. Per il resto direi che non ci sono altre parole dette che ho già spiegato nelle ultime settimane specialmente”.

Visto? Il nostro caro amico Furio Fedele!!! Ahahahahahahahahahah e voi vi aspettate che questa gente critichi i giocatori? Ahahahahahahahah roba da sbellicarsi per terra! Peccato però che questo Fedele, fuori del ritiro proferiva invettive contro i giocatori per ingraziarsi la piazza! Ma lo avete mai letto un suo articolo sul Corriere? Il niente! E’ sufficente sentire Sky! Riporta solo quello che sente senza commenti o giudizi! E che vogliamo scherzare? Hai visto mai che mi perdo il work-shop tra qualche settimana? Da vomito!

Eccolo Fancazzo allo scoperto, e qualcuno vuole ancora questo cancro nello spogliatoio? Facciamo un ipotesi! Andata degli ottavi di Champions e Allegri lo mette in panca! Apriti cielo! Telefona al Presidente, chiama Furio e tutti gli altri, convoca la Bocci, Mola, il Telecavallino, Milan Channel e a reti unificate pronuncia la sua enclica:

CONTRA ALLEGREM

Abbiamo vinto, non abbiamo la necessità impellente di dover rivincere domani, mandiamolo via subito! Ma come mai tutti questi fenomeni hanno un mercato di merda? Brasile, Qatar, recondite province russe della steppa…! Ma come, vincono gli scudetti da soli e poi vanno a giocare a calcetto con i tartari? Fa eccezione il teorico della valvola, voluto fortemente dalla Juve: ma si sa che a Torino sono fuori di testa! Da tre anni non azzeccano un tecnico, un centravanti, un terzino, un regista, un campionato! Nonostante abbiano speso più di 200 milioni di euro! E chi lo spiega all’esperto di editoria sportiva nei giusti toni e al suo fantomatico Piano Marshall?

Non rimane che pregare tutti insieme affinchè Galliani si ravveda, voglia il dio del calcio volgersi a compassione nei nostri confronti e far si che Fancazzo sparisca nella stratosfera! Che se ne vada a giocare in Brasile dove bonghisti mignottari, alcolizzati, pippe e obesi si sfidano in partite dove vince chi vomita per ultimo la propria coratella! Ora o mai più, via Fancazzo!!! Tutti insieme concentrati per questo obiettivo!

GALLIANI NON FARLO! GALLIANI FERMATI!

P.S. Spero che dell’argomento rinnovi si possa liberamente parlare nonostante il trionfo in campionato! Al Milan ne parlano, speriamo anche da noi.

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