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Rio 2096 – Una storia d’amore e furia, un viaggio nella storia del Brasile

Creato il 18 agosto 2014 da Nicola933
di Valentino Zona Rio 2096 – Una storia d’amore e furia, un viaggio nella storia del Brasile - 18 agosto 2014

Rio 2096 – Una storia d’amore e furia (Uma História de Amor e Fúria)
Genere: Animazione, Drammatico, Storico, Romantico
Regia: Luiz Bolognesi
Cast: Selton Mello, Camila Pitanga, Rodrigo Santoro
2013
98 min.

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Di Valentino Zona. «Vivere senza conoscere il passato è come camminare nell’oscurità». Questo è il leitmotiv dell’opera prima del regista brasiliano Luiz Bolognesi, un suggestivo film d’animazione rivolto un pubblico maturo. Vincitore del premio come miglior film  al festival di Annecy 2013, Rio 2096 - Una storia d’amore e furia racconta le vicende di Abeguar, un indio tupinamba scelto dal dio Munha per compiere una missione: dovrà sempre combattere il male valicando le epoche. Dopo ogni morte l’uomo si trasforma in un uccello e vaga per decenni alla ricerca della propria amata Janaìna; dopodiché torna uomo per starle vicino. Ad ogni reincarnazione, Janaìna sta dalla parte dei più deboli e lotta contro gli oppressori, al fine di offrire un futuro migliore alla propria gente. Il film ripercorre la storia del Brasile concentrandosi su quattro momenti cruciali: l’invasione portoghese del 1566, la schiavitù del 1825, la dittatura del 1968 ed infine la guerra per l’acqua – venduta a peso d’oro – in una futuristica Rio de Janeiro del 2096. Beninteso, la conoscenza delle vicende storiche del Brasile non è necessaria ai fini di una sufficiente comprensione della trama.

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Le vicende mostrano come la lotta degli oppressi contro gli oppressori sia una costante nella storia umana: tale dialettica si ripropone con forme diverse in ogni epoca pur mantenendo intatta la sua sostanza. Uomo contro bestia, invasore contro indigeno, governo contro ribelli: da sempre ha luogo un’incessante lotta per la vita, in cui il più forte prevale inesorabilmente sul più debole. «Mai sentito parlare della legge del più forte? E’ l’unica legge che valga». Lo afferma il protagonista nella seconda metà del film. Perciò la povertà e la sofferenza non costiuiscono tasselli di un lungimirante e benevolo disegno divino, ma sono null’altro che il risultato della storia («Nessuno nasce povero perché l’ha voluto Dio: quello che viviamo è il risultato della storia passata»). Tuttavia, come suggerisce il titolo della pellicola, alla furia di cui è pervaso il mondo fa da contraltare l’amore, l’unico sentimento capace di dare senso ad un’esistenza altrimenti arida.

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Rio 2096 mescola grafica al computer ed animazione vecchio stampo, e si avvale di un’estetica da graphic novel, con volti squadrati dai lineamenti spigolosi, unghie triangolari e colori omogenei. Tali ingredienti contribuiscono a fornire originalità ed unicità al lungometraggio, il quale ha il pregio di condurre lo spettatore in un suggestivo viaggio attraverso la travagliata storia del Brasile, lasciando adito a feconde riflessioni sulla società odierna e sul suo futuro. L’eccessiva brevità (il film dura 74 minuti) ed il finale aperto possono far storcere il naso, tuttavia non sviliscono il risultato complessivo.

★★★½


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