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Riordino: tecniche, speranze e rassegnazione

Da Mammapiky @mammapiky
RIORDINO: TECNICHE, SPERANZE E RASSEGNAZIONEIo passo un sacco di tempo a raccattare i loro giocattoli e, si metta a verbale che i loro giocattoli sono tanti. Un po' è colpa nostra, se avessimo ridotto tutto a un paio di bambole e altrettante macchinine, ora non starei qui a parlarne, ma, diciamola tutta, un certo numero di giocattoli in casa è fisiologico, ci sono le ricorrenze di base, ci sono i nonni che quasi mai, arrivano a mani vuote, ci sono loro che crescono e cambiano gusti e poi a volte ci siamo anche noi che per mettere a tacere qualche senso di colpa di troppo, ci presentiamo con un pacchetto sorpresa. Nonostante molti di questi giocattoli vadano in rottamazione molto presto e altri ne abbiamo donati alla pediatria della zona, altrettanti abitano con noi e il risultato è una casa di balocchi, dove Babbo Natale potrebbe tranquillamente attingere e fare una gran bella figura. Ora tutto questo Ben di Dio, è pressoché sempre sparpagliato sul nostro pavimento, nonostante loro abbiano una stanza dedicata e nonostante io abbia perso la voce a furia di dire/urlare "Rimettete a posto" e qui sta il nocciolo della questione, perché dopo aver tirato fuori di tutto, giocano, si divertono e lasciano tutto com'è.Qualche tecnica per tenere la casa in un decente ordine, l'abbiamo adottata: uno spazio solo per loro, cassettoni dove i giochi sono divisi per genere, e l'aver bandito "robe" tanto ingombranti quanto inutili. Non è bastato, e oggi è corretto dire che a casa nostra c'è sempre un gran casino ed è ancor più corretto dire che io mi sono stufata di stare a 90 gradi per dover raccattare tutto. In più c'è questa storia della responsabilità, di volere che si occupino di quello che è loro e di non sollevarli sempre da qualsiasi onere, detto con parole semplici, quello che vorrei, quello che mi piacerebbe, è che una volta fatto l'AMBARADAM, siano così diligenti da rimettere tutto (o quasi) com'era. Ci riesco? Ovviamente no e ne ho provate tante.Anni fa, qualcuno mi rifilò la tecnica del "gioco del mettere dentro", il succo è: se loro di divertono a tirar fuori tutto, tu insegnagli il gioco del rimettere dentro, vedrai gli piacerà, il problema sarà risolto e la casa sarà un ordine". Come no! Voi l'avete mai provato? Io lo propongo tuttora ma quando lo faccio loro, mi guardano con una pena infinita nei miei confronti e sospirano quasi a dire "poveraccia ci crede ancora!". Ovviamente è una tecnica che non funziona anzi, diciamola tutta, che non ha mai funzionato. È una bufala del mondo mammesco.Poi c'è la tecnica della minaccia e qui ho dato estro a tutta la mia fantasia ricorrendo anche all'artiglieria pesante ma non funziona neanche questa. I miei figli lo sanno che sotto sotto sono un grande bluff. Ho provato la tecnica della causa/effetto. Loro non riordinano ed io faccio sparire giocattoli. Funziona sporadicamente ma solo con il grande e comunque in linea di massima neanche se ne accorgono. Ho provato pure la tecnica della pazienza, chiedergli di mettere in ordine e poi aspettare che lo facciano, senza intervenire e senza tartassarli, perché si sa, i bambini hanno i loro tempi. Ecco i loro tempi sono "mai".Ho provato anche a limitare i danni e le fatiche: riordino io ma lo faccio una volta al giorno, la sera, quando tutto il caos va a dormire. Può andar bene una volta ogni tanto ma io non ce la faccio ad avere una casa ridotta "lacci e legacci", con il rischio poi di mettere un piede su qualcosa che abbia le ruote o che sia costruito appositamente per mandarti a stendere... ed è successo!Ho anche proposto di riordinare insieme, "La mamma vi aiuta", ovvero 99% io, 0,5% a testa loro...non è questa l'idea che ho di "un aiuto".Per ora, la tecnica che sembra funzionare meglio di tutte è quella della rassegnazione che può vertere su due fronti diversi: o arrendermi a una casa in perenne disordine o averne una da catalogo, ma a spese mie, della mia schiena e dei miei nervi. Voi come vi regolate?

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