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Riparare e riciclare: le tendenze del momento

Da Riparotto @riparotto
Con la crisi, ma soprattutto grazie alla sempre più diffusa coscienza ecologica, sta aumentando l'abitudine di riparare gli elettrodomestici al posto di sostituirli e, quando non è possibile, di riciclarli al posto di abbandonarli per le strade o le campagne.
In realtà questa tendenza non è limitata al campo degli elettrodomestici, ma si estende ad una grande varietà di prodotti. Ne sono esempi alcune iniziative come la catena di sartorie Zyp o le "Riparazioni d'autore" di Cristina Righetti. In molte zone si stanno diffondendo nei pressi delle "Isole ecologiche" gli spazi dedicati al riuso; in alcune città, come Modena con l'iniziativa Tric&Trac, questi spazi sono patrocinati dal comune.
Questa tendenza è facilmente riscontrabile anche su Internet, infatti analizzando le ricerche fatte su Google risulta chiaro come le ricerche riguardanti le riparazioni sono in forte crescita.
Riparare e riciclare: le tendenze del momento
Non è un caso quindi che anche i settori commerciali classici utilizzino i temi "verdi" e la voglia di riparare per aumentare la loro clientela. Ne sono un esempio i "cafè reparation" nati ad Amsterdam ed ora in espansione in tutta Europa. In questi punti di incontro ci si trova per scambiarsi consigli o aiutarsi gratuitamente con le riparazioni di oggetti che altrimenti si sarebbero buttati via.
Il settore dei centri assistenza è dove più si può verificare il cambio di mentalità dei consumatori. Oggi i clienti sono molto più disposti a spendere soldi in una riparazione, aumenta il numero dei preventivi accettati e si può arrivare a decidere di spendere 250 Euro per un frigorifero che ne vale 400. Si risparmiano 150 Euro ed una riparazione fatta bene può allungare molto la vita di un frigorifero: chiamando un centro assistenza qualificato ed utilizzando ricambi di buona qualità si può quasi avere la certezza che lo stesso tipo di problema non si presenterà di nuovo.
Può capitare comunque che un elettrodomestico non sia riparabile, in questo caso l'unica soluzione è buttare il vecchio o sostutuirlo. In questo spesso è il venditore del nuovo prodotto ad incaricarsi del ritiro e dello smaltimento del vecchio, in alternativa si può chiamare la società che si occupa dei rifiuti ingombranti nella propria zona o portarli direttamente nelle "isole ecologiche" in cui società specializzate si occuperanno del recupero dei materiali e della bonifica dei componenti potenzialmente pericolosi per l'ambiente.
Anche se speriamo non ci sia bisogno di sottolinearlo, ricordiamo che è vietato abbandonare gli elettrodomestici per strada o gettarli nei fiumi e nei laghi.
E voi siete già entrati nel mondo delle riparazioni? Avete già trovato il punto di incontro degli "aggiustatutto" nella vostra zona?

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