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R.I.P.D. (recensione)

Creato il 09 settembre 2013 da Bangorn @MarcoBangoSiena

Ogni tanto serve un film per distrarsi. Un film da guardare in relax, con poche rogne e intrighi, con poche sottotrame. Questo R.I.P.D. lo stavo aspettando un po’ da tempo, dopo aver visto il trailer. E poi, c’è Jeff Bridges, serve altro?

Locandina

Locandina

Trama

L’agente Walker muore durante un’operazione di polizia. Trasportato nell’aldilà, viene reclutato dall’R.I.P.D., il corpo di polizia del regno dei morti, incaricato di impedire che le anime fuggano e scorazzino sulla Terra. Logicamente le anime malvagie. Walker, viene affiancato a Roy Powell, veterano sceriffo del west, per indagare su un eccesso di anime sfuggite e che se ne vanno a spasso per la città di Walker. Scopriranno che dietro alla morte di Walker, c’è più di un banale tradimento…

Roy e Walker

Roy e Walker

Considerazioni

R.I.P.D. è tratto da un fumetto. Non lo letto. Quindi mi limito a fare la recensione di R.I.P.D. il film.
Detto questo, proseguiamo. Il film mi ha fatto venire in mente M.I.B. in prima battuta, con il pivello affiancato al veterano, che scopre pian piano che esistono creature di cui non conosceva l’esistenza. In M.I.B. gli alieni, qui i morti. Eppure, a me è piaciuto decisamente di più. Forse perché il personaggio di Roy è eccezionale, grazie anche a un’interpretazione geniale di Bridges. Vale la pena di vederlo in lingua originale, per sentire il buon Jeff con marcato accento texano, bofonchiare folli frasi al suo collega novellino.

Ma per piacere...

Ma per piacere…

Okay, la trama è quello che è, la CGI è da serie tv da tanto è indecente e si sa più o meno in che direzione andrà il film, però il tutto fa il suo dovere. Ovviamente dovete sapere già cosa andrete vedere, inutile poi lamentarsi all’uscita. Un film fracassone, con la macchina da presa che spesso impazzisce e non fa capire una mazza, ma con alcuni personaggi irripetibili, che meritano da soli la visione.


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