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Riproviamo. Cose da eliminare, persone da sterminare.

Creato il 16 dicembre 2010 da Discorrere
Riproviamo. Cose da eliminare, persone da sterminare.
  • I commessi dei negozi di elettronica, che quando compri una cosa che non funziona, gliela riporti e ti fanno con aria infastidita e regale: Signora, ma l’ha attaccata la spina alla presa? Ecco, quello è il momento di tirare fuori il Kalashnikov AK-74 e fare della loro testa un macinato fino digeribile e ricacabile dal gatto.
  • I francesi, che camminano con la classica andatura a rastrello, dalla parte del forcone (ci siamo capiti!), che vi guardano con aria di sufficienza e fanno sciò con la manina, come adire oh, mon Dieu, ma tu puzzìIo? Io puzzò? A bello, ma se non te se mai fatto ‘n bidet in vita tua! Ci tengo inoltre a ricordarvi che i loro antenati a Versailles cacavano dietro le tende, ora metti che era una bella giornata e volevi aprire la finestra? No way.
  • Le vicine di casa, che sono sempre vecchie e vedove, mai che ti capitasse un bel maschione prestante pronto all’utilizzo, e che attribuiscono ogni danno e malfunzionamento a voi, che siete le più giovani del palazzo. Compreso blackout del quartiere e urina nell’ascensore. Perché certo, non avendo una ceppa da fare voi la sera andate a espletare i vostri bisogni in ascensore. Ovvio.
  • Le riunioni di condominio, in cui siete voi, con ottanta deleghe e l’ingegnere fisico del secondo piano (quindi la riunione se fa) che, di grazia, vi spiega per filo e per segno il funzionamento della caldaia, con tanto di disegnino e Ripeti. Ecco, questo potrebbe essere un altro momento da Kalashnikov ma in questo caso preferite la violenza psicologica, delle sottili e impercettibili allusioni sulla sua vita matrimoniale, per esempio: A cornuto! Oppure: Che era tu moje quella allo svincolo del GRA? Risultato, lui la pesta a sangue, la fa a pezzi e la scioglie nell’acido. Nasconde i resti nelle cantine del palazzo ed ecco che arriva Bruno, sì, dai, col plastico, e finisce che la prossima riunione la fate in studio con Simonetta Matone e Paolo Crepet. Daje!
  • Quello che al primo appuntamento siete la donna della sua vita, al secondo vi ama e al terzo vi vuole sposare. No, ovviamente ancora non gliel’avete data.
  • Le donne di servizio filippine, che sono tutte cattoliche e cheveneldi tu mangia pesceNoneeee!!! Me fa schifoooo!
  • La domenica, quando le allegre famigliole di Roma decidono, per chissà quale misterioso motivo, di girare in bicicletta con pupi a seguito. Fondatrici del concorso Ammazza il ciclista e vinci un abbonamento annuale a Spiritus Domini, girate per la città, con la vostra 600, con l’unico scopo di uccidere! Uccidere! Uccidere! Di buono c’è che la popolazione diminuisce ogni settimana del 10%.
  • Quelli confusi, a venti, trenta, quaranta e cinaquant’anni, che, senti, fa ‘na cosa, prendi la rincorsa, buttati da Ponte Sisto a volo d’angelo, improvvisa un carpiato e atterra di testa su qualcosa di duro. Oh, non te dimentica’ i due neuroni amici tuoi,eh.
  • Il traffico, che la mattina se non hai l’armatura dei Power Ranger sopravvivi solo il tempo di girare la chiave.
  • La pubblicità dell’adesivo per dentiere, sì, quella in cui due vecchi si rotolano sull’erba mentre voi non fate in tempo ad arrivare in bagno che avete lasciato un scia di vomito per casa.
  • Quelli che sorridono sempre, che la vita è bella e anche una cacata d’aquila reale in piena faccia è un segno del Signore.

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