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Riscoprendo Caio Giulio Cesare

Creato il 26 aprile 2011 da Wanderer @Inneres_Auge
Pochi libri ti sanno rendere partecipe di qualcosa che è avvenuto in passato e non potrà avere eguali nella storia. Cesare - Il genio e la passione è uno di questi. Scritto da Colleen McCullough nel 1998, narra le gesta di Caio Giulio Cesare tra il 54 ed il 45 avanti cristo. Si va dalle battaglie in britannia fino al trionfo nella guerra d'oriente, passando per l'attraversamento del Rubicone e la marcia su Roma. Un libro che racconta dell'ostilità dei senatori che volevano Pompeo dittatore, un libro che parla del senso dello stato di uomini come Cesare. La straordinaria organizzazione in battaglia, il fascino magnetico del romano che sembrava un gallo "alto, biondo e con gli occhi azzurri", l'umanità che non ti aspetti per un uomo del genere. Prima di leggere questo romanzo storico, credevo che Cesare fosse stato un tiranno, un guerriero spietato, un uomo senza cuore. Colpa dei libri di testo scolastici (tutt'altro che comunisti) che lo liquidano in fretta e furia. Colpa anche dei film e telefilm (in cui tra l'altro CEsare è sempre basso, tarchiato, moro e pure brutto). Questo libro è un romanzo che ti sa coinvolgere ma è anche storia, è documenti, è i discorsi di Cesare. Questo libro mostra l'arroganza di alcuni uomini di potere (tipo le cricche di oggi), la spietatezza dei britannici, lo sfarzo di Alessandria d'Egitto. L'ingresso nella scena di Cleopatra "figlia di Ra, Iside in terra", discendente diretta di un generale macedone di Alessandro Magno. Un libro che trasuda sangue, eros, violenza, amore, compassione, odio e disperazione.
Costituzione, Senato, dignitas. Cesare che non tollera di vedere calpestata la sua dignitas. Pompeo che, seppur nel torto (manovrato dall'odio di Catone e Labieno verso Cesare) sceglie di risparmiare al suolo italico una guerra fratricida. Un libro in cui emergono statisti e profittatori, corrotti e onesti, eroi e codardi. In una recensione è stato scritto della McCullough che i suoi personaggi palpitano di vita: non so negli altri romanzi ma in questo certamente è così. Vivi l'inquietudine di Cesare prima dell'attraversamento del Rubicone, vivi la paura di Marco Cicerone quando viene minacciato di morte da Pompeo, vivi la sofferenza di Catone che ama Marcia alla follia, vivi l'arroganza di Vercingetorige che sfida un impero, vivi la sfrontatezza di Marco Antonio che va in giro a Roma con un carro trainato da leoni.
Se volete un "ripasso" della storia di Roma, che poi è la nostra storia (lo dimostra anche il concetto di Italia ben presente nel generale che dà la cittadinanza ai galli cisalpini ovvero da Ravenna in sù), se volete tuffarvi in un turbine di emozioni che non ti fanno perdere nei tecnicismi, questo è il libro che fa per voi. E non mancano i colpi di scena...http://iofuoridalcoro.blogspot.com/feeds/posts/default?alt=rss

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