Magazine Cucina
Vi confesso che, quando alcuni giorni fa ho letto riso di semola, nel web, ho sgranato gli occhi, scervellandomi per capire cosa mai potesse essere questo 'nuovo' cereale.
Sono i risoni di pasta, naturalmente! I miei amati risoni, la pastina che adoro risottare in mille modi e che ho scoperto piacere a tutti.
Il risultato è sempre un piatto cremoso e saporito, la pastina tiene molto bene la cottura e ci si può abbinare qualsiasi ingrediente vegetale, come si farebbe col riso.
Non si inventa niente di nuovo ma è un modo per variare le proposte culinarie. Senza sottovalutare il fatto che ne bastano 50 grammi a testa. Pensate a che misera porzione sarebbero 50 g di penne nel piatto. O di spaghetti... una decina di fili arrotolati. Una tristezza per chi è a dieta. Invece la medesima quantità di risoni, adeguatamente supportata da verdura e salsiccia, riempie il piatto.
Questo, dal punto di vista nutrizionale, è quasi un piatto unico.
Dosi per 4
-ricetta-
200 g pastina 'risoni'
200 g salsiccia mantovana o a nastro
4 carciofi
1 porro
50 ml vino bianco
olio evo
brodo vegetale
formaggio grattugiato
Pulisco il porro eliminando le foglie più esterne e un po' della parte verde. Faccio altrettanto nettando i carciofi e mettendoli a bagno in acqua acidulata da succo di limone; con gli scarti preparo il brodo vegetale, aggiungendo una carotina e qualche foglia di sedano. Basterà far bollire in acqua gli scarti, ben lavati, per almeno mezz'ora e salare leggermente (tutto ciò può essere bypassato usando brodi pronti).
Affetto il porro e taglio i carciofi a spicchetti sottili.
Scaldo un velo d'olio e ci soffriggo il porro, dopo 5' verso i carciofi, li faccio insaporire poi li sfumo con due dita di vino bianco e continuo a stufarli per altri 5' prima di aggiungere la salsiccia, privata del budello e sgranata con la forchetta.
La faccio rosolare poi verso i risoni e mescolo. Inizio ad aggiungere, poco alla volta, brodo a mestoli.
Quando i risoni sono pronti spengo e manteco con del grana/parmigiano grattugiato.
Aspetto qualche minuto e poi servo in tavola.
Si dice sempre che i carciofi siano di difficile abbinamento col vino. Ebbene, noi abbiamo trovato un matrimonio ideale con un vino austriaco biodinamico certificato Demeter, vendemmia del 2004 Vom Stein, il Riesling Smaragd, di Nikolaihof Wachau. Quanto è difficile la classificazione autriaca/tedesca dei vini! Non ci si capisce quasi nulla.
Comunque questo era di un bel colore giallo paglierino carico, al naso un sentore di miele e di idrocarburi, tipico del vitigno, in bocca un retrogusto di mandorle supportato da una buona acidità.
Gradevolissimo e perfetto coi carciofi.
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