Magazine Salute e Benessere

Risposta a Silver Silvan

Creato il 06 gennaio 2011 da Bruno Corino @CorinoBruno

Silver Silvan scrive:
«Mmm. Dovrò rileggere più volte. Nel frattempo, faccio un esempio di quanto mi è accaduto ieri, prima di scrivere il commento in questo blog. Dovevo uscire a cena e a un certo punto, accompagnando mio marito a prendere la sua auto dal carrozziere, mi sono irritata perché ha cominciato a programmarmi la mattina dopo, suggerendomi cosa era meglio fare. Quando qualcuno cerca di dirmi cosa è meglio per me, perdo il lume della ragione e mi incavolo come una furia. Ore 19.00 non voglio più uscire a cena e torno a casa, irritata. Avviandomi dal garage verso casa, incontro la mia vicina che trafficava nella sua cantina; non vedendo più il suo cane, comincia a cercarlo, chiamando Miss, Miss!, guardando nel corridoio, all'ingresso, in garage finché non apre la porta dell'ascensore e io la guardo sbalordita dicendo: "Ma ti pare che il cane ha preso l'ascensore?" lei si mette a ridere e dice "Magari qualcuno è uscito e il cane gli è sgusciato tra le gambe?" "Embè, non se ne accorge?". Entro in casa e mi siedo piegata in due dal ridere, ripensando alla scenetta ridicola. Dopo un quarto d'ora chiamo mio marito e gli dico che si va a cena fuori. Ma fino a 5 minuti prima non lo sapevo nemmeno io! E il nesso tra le due cose è inesistente».
Non volevo essere offensiva usando il termine demenziale, mi riferivo proprio al fatto che, per quanto mi riguarda, l'imprevedibilità regna sovrana, nei rapporti umani. E anche nella mia testa. Potrei offrirmi come cavia umana per il bene dell'etoanalisi: sono perfetta per smontare tutto il lavoro che ha fatto finora ...
Anzitutto, grazie per il fatto di volerti offrire come “cavia” per la mia etoanalisi. Potrei tracciare anche un profilo del tuo “stile interazionale”. Per me sarebbe un esperimento interessante in quanto lo farei su una persona di cui conosco soltanto qualche rigo scritto in un commento. Comunque i due “eventi” narrati sono abbastanza collegati: nel primo si descrive uno stato di tensione dovuto a un atto di prevaricazione (qualcuno programma qualcosa per qualcun altro senza prima consultarlo). E ciò mi pare evidente dalla irritazione avuta in relazione al fatto che tuo marito di “imponesse” cosa fare annullando il tuo punto di vista: imponendo e non proponendo. Il secondo episodio, comico, ha avuto la funzione di allentare la tensione accumulata, ha svolto una funzione catartica (in un certo senso la stessa che svolge l’arte in genere). Ora, volendo trovare una giustificazione (anche se la cosa non mi compete, perché si entra nel campo della psicologia) è come se la scarica di tensione, dovuta all’episodio comico, avesse avuto il compito di modificare la «visione d’insieme» delle cose (fra l’altro in un post ho trattato proprio il ruolo che l’imprevisto ha nei rapporti interumani – Il vortice). Tuttavia, aggiungo che l’evento “prevaricatore” narrato non sia unico. Si inserisce in una lunga sequenza interattiva di eventi. Insomma, non sarà capitato la prima volta, ma fa parte di una serie di atti di lungo corso. Il fatto è che la tensione accumulata in una questa sequenza di eventi narrata, scaricata per «vie traverse», si sommerà “marginalmente” alla prossima tensione: in altri termini voglio dire se la “questione” che ha portato all’accumulo di tensione non sarà risolta per via diretta (facendo capire all’altro che deve tener conto, in una qualsiasi decisione che coinvolge entrambi, anche il proprio Sé o punto di vista, e non agire come se l’altro non esistesse), alla prossima occasione la tensione aumenterà di intensità. Ogni tensione accumulata, ogni atto prevaricatore subito non farà altro che aumentare il proprio “rancore” nei confronti dell’altro; mentre l’altro percepirà ogni forma di resistenza come una sfida al proprio sé, e ciò contribuirà ad aumentare il proprio “risentimento” (ossia ad assumere l’atteggiamento di chi non si vede riconosciuto alcun tipo di gratitudine – poiché a volte chi prevarica può anche farlo a fin di bene, dal suo punto di vista, s’intende, in quanto vuole assumere una forma di protezione, in cambio della quale vuole obbedienza).


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog