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Rites of Spring (2011)

Creato il 30 agosto 2013 da Sonjli
Rites of Spring (2011) Un rapimento si trasforma in un incubo per un gruppo di rapitori che diventano vittime di un terribile segreto che richiede il suo tributo di sangue ogni anno in primavera From IMDB
Dopo "Quella casa nel bosco" il cinema dell'horror si deve fare un enorme esame di coscienza. Con gli stilemi che si sono andati consolidando a partire dagli anni novanta con grossi problemi e poi con un decennio dedicato ai remake più o meno riusciti, l'horror ha avuto una grossa boccata d'aria solo da una Europa che ha reinventato il genere, anche con produzioni a bassissimo budget come, ad esempio, "La meute". Proprio da qui parte questo "Rites of spring" che prova a rinverdire molti cliché andandosi a piazzare in mezzo tra la parodia e lo slasher. Ho letto parecchie recensioni negative su questa opera che a questo punto credo porrà le basi per una discussione interessante. Questo piccolo film, se riuscirete a darci una occhiata, lo amerete o lo odierete.
Rites of spring parte dall'idea molto semplice dello slasher più tipico per poi evolvere in una serie di generi quali il thriller, il pulp, il monster, mescolando le carte in modo da spiazzare lo spettatore con alcuni swing architettati ad hoc proprio per questo scopo. Non sempre la riuscita della messa in scena è buona ma le idee e le invenzioni sono indiscutibilmente interessanti.
Nella pellicola possiamo notare tutte le influenze dell'horror contemporaneo con richiami al sopracitato "La meute", a "The violent kind", al mitico "Jeepers creepers", per passare attraverso "Non aprite quella porta" e un pizzico di "Grano rosso sangue". La storia racconta di due ragazze che vengono rapite dallo zotico di turno e imprigionate in una fattoria abbandonata nel mezzo di infinite coltivazioni di mais. Quando tutto sembra già scritto e la noia si appresta a bussare alla porta, ecco che il regista inserisce una trama intrecciata immettendo nuovi personaggi e giocando il gioco più difficile. Una banda di sequestratori male assortita si appresterà a rapire la famiglia di un grosso imprenditore, ma non sanno che la loro ultima tappa si rivelerà un vero e proprio inferno.
Le cose si complicano non poco e diventa un pò frustrante capire cosa stia succedendo e Reynolds (regista\sceneggiatore) ci mette del suo in questo caso. Si avvicenderanno nel ruolo di cattivi il vecchio redneck, un mostro jeeper e un villain tarantiniano in un balletto spruzzato di splatter che odora di anni ottanta lontano un miglio. Ci sono dei momenti WTF da incorniciare e quello che rende la visione assolutamente imperdibile è lo sviluppo di una trama, appoggiata però da una scrittura piuttosto incerta, che appassiona mostrando continue invenzioni e stravolgimenti di fronte parecchio interessanti. Tanto per dare un'idea, la scena del rapimento raggiunge un livello di tensione piuttosto basso per poi esplodere inaspettatamente nel suo finale lasciando di stucco.
La complessità della trama e i continui omaggi e rimandi non può non generare qualche scivolone nella parte finale quando tutte le sottotrame devono essere ricollegate. Ancora adesso non sono ruscito a capire dove sia finita la piccola Ally...

Rites of Spring (2011)

Ma che cosa scrive questo?

Il film cazzoneggia, diverte e in ottanta minuti viene condensata tanta di quella roba che mi sarà difficile non seguire questo giovane personaggio che dimostra una certa passione per il genere e lo sa interpretare in maniera, magari un pò confusa, ma almeno originale. Con un budget così risicato è riuscito a ottenere il massimo.
Gli attori sono abbastanza bravi, anche perché non esiste un vero personaggio da interpretare; a parte i cattivi della banda criminale, ben definiti, il resto della ciurma è abbastanza "regolare", per quanto questo termine possa essere adatto. Da notare la presenza costante del bravissimo AJ Bowen, in questi nu-horrors.
Il non-finale, con il fortissimo richiamo a Carrie, arriva come una mazzata sulle gengive e sembra gridare a squarciagola: cosa volete ancora!? Io vorrei piu film così. Un finale molto aperto, pure troppo, ma di sicuro impatto.
Un'altro cazzone doc che si aggiungerà presto alla collezione. Procuratevelo assolutamente e vi assicuro che vi divertirete parecchio. O lo getterete dalla finestra!
ps: Il regista Padraig Reynolds è grande amico di Ti West e ha lasciato questa dichiarazione:
"Well, he (Ti West) thanked me in House Of The Devil and Trigger Man.  I’m friends with Ti. We have known each other for a long time. I think that one of my favourite films of all time now is The Strangers. I just think that’s an amazing movie. I liked Eden Lake, that was great. There’s a lot of really good horror movies now like Adam Wingard’s A Horrible Way To Die…"
Fonte: Andyerupts
Mi ripeto, personaggio interessante e da tenere monitorato.

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