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ritorno a roma

Creato il 05 settembre 2011 da Silvie

Domani marciamo su Roma. Ricominciamo anche noi.

Sono stati due mesi di vacanze super intensi, bellissimi. Non sempre perfetti certo, a volte difficili,  qualche volta stancanti. Come la vita a volte può essere. Che io quelle che fanno sempre delle vacanze meravigliose, perfette, senza un capello fuori posto, sempre gli alberghi bellissimi, sempre il tempo perfetto sempre i bambini buoni, gli vedo l’esaurimento dietro le lenti dei Ray-Ban.

Comunque due mesi di core a core con l’Inuit che non so se nella vita ci capiterà ancora una volta così.

Ci ricordiamo cose random. Tipo.

A. la nostra fantastica au pair messicana. I suoi giochi con l’Inuit e con gli altri bambini delle vacanze. Alla fine tutti dicevano comeooon con una strana inflessione da sombrero sonnecchiante. Però brava. E svelta. Soprattutto quando bloccava l’Inuit dall’entrare in tutte le zone proibite durante le visite d’arte.

ritorno a roma

L’acqua verde verdissima della Sardegna. Pulita trasparente. Che dopo qualsiasi mare ti sembra acquetta.

L’Inuit in visita dalla vecchia zia appena operata, che all’ennesima inascoltata richiesta di andare via da quella casa un po’ calda e triste, si alza in piedi, apre la bocca, mostra l’ugola e caccia un urlo da esorcista da far spostare la parrucca alla zia che dice che il bambino è posseduto, io mi alzo e dico no scusate è solo un po’ annoiato mentre tento di trascinare fuori l’ossesso che continua a urlare con non si sa più quale fiato. Tutti i presenti (padre e nonni compresi) sono talmente scioccati da voler scoppiare a ridere ma non possono. Per crianza. Dirà in seguito il santuomo.

Un bellissimo concerto di un gruppo di Andria. Quattro ragazze e un rock ska che abbiamo ballato per due ore consecutive. Da cercare sul web, andate a vederle se vi capitano in città. Si chiamano Le rivoltelle

Le risposte imbarazzate che si giustificano di tutti quelli che hanno pensato che l’Inuit fosse femmina. Al no guardi che è maschio le risposte più gettonate sono state. 1) Ah è che è così…. biondo 2) Ah è che è bellissimo 3) Ah con i lineamenti così fini.

Ma la più bella è stata la signora che con Inuit davanti a lei completamente nudo quando io (un po’ imbarazzata e cercando di capire se fosse cieca) ho detto che era maschio, ha risposto  Ah ho visto i capelli con la coda.

Che glie voj dì?

L’aperitivo a Porto Pollo dove tutti i surfisti del mondo si ritrovano per il vento speciale che c’è e che ovviamente è stato anche nostra meta viste le attività surfistiche del Santuomo. Al tramonto, si va tutti sul tetto del beach bar con il drink in mano a vedere il tramonto sulla striscia di mare.

Il centro della Maddalena.

Tutto il tempo passato con i nonni che sono preziosi e che non li vediamo mai. Si sono imparati a conoscere nelle settimane in Puglia che è stato il tempo più lungo che nonni e nipote abbiano mai passato insieme da quando il suddetto è nato.

I capelli rasta di mio figlio. E la sua pazienza, la sua gioia nel viversi questa vacanza insieme a noi. La prima vera vacanza in cui lui conta decide e desidera. E abbiamo fatto a metà, cose per lui e cose per noi. Come la serata al Phi beach a Porto Cervo, quando lui con i suoi colori e i suoi disegni ci ha accompagnato e pazientemente sopportato in una serata movida.


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