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Rivelazione dell'inferno -capitolo 6

Da Perlabianca63

Capitolo 6   Attività all’Inferno


Davanti a noi potevamo vedere una luce giallastra e opaca. Gesù ed io uscimmo dal tunnel della paura e camminammo su una scogliera sudicia, posta sopra il ventre dell’Inferno. Per quello che riuscivo a vedere, sembrava che nel centro del ventre dell’Inferno si svolgesse un’attività gigantesca.

Ci fermammo e Gesù disse: “Attraverseremo il ventre dell’Inferno e ti mostrerò molte cose. Vieni, seguimi”. Riprendemmo il cammino.
Gesù mi disse: “Davanti a noi ci aspetta molto orrore. Non è frutto della fantasia dell’uomo, ma è realtà. È importante che tu riveli a tutti che la forza dei demoni è reale. Parla loro di satana e del potere delle tenebre. Dì loro che non dubitino, perché se il mio popolo chiamato, nel mio nome, si umilia, prega e si allontana dai sentieri malvagi, allora Io ascolterò dal cielo, perdonerò i loro peccati e guarirò il loro paese ed i loro corpi. Come il cielo è reale così lo è anche l’Inferno”.
Dio desidera che tu venga a conoscenza dell’Inferno e desidera preservarti da questo luogo. Dio brama farti sapere che c’è una via d’uscita per te. Gesù Cristo è la via, il Salvatore della tua anima. Ricordati, solamente coloro il cui nome è scritto nel libro della vita dell’Angelo saranno salvati.
Arrivammo al primo luogo attivo del ventre dell’Inferno. Era posta alla destra dell’entrata del ventre sopra una piccola collina, in un angolo oscuro dell’Inferno.
Mi ricordai delle parole del Signore, quando mi disse: “Ti sembrerà, in occasioni, che io ti abbia abbandonata, ma non sarà così. Ricordati che Io ho tutto il potere nel cielo e nella terra. Ci saranno occasioni nelle quali gli spiriti maligni e le anime perdute non ci vedranno o, invece, sapranno che ci siamo. Non temere, quello che vedrai fra poco è reale. Queste cose stanno capitando in questo momento e continueranno a lungo, fino a quando l’Inferno e la morte non saranno gettati nello stagno di fuoco e zolfo”.
Cari lettori, assicuratevi che il vostro nome sia scritto nel libro della vita.


Davanti a noi sentivo le grida di un’anima torturata. Camminammo sopra la piccola collina e guardammo dall’altra parte. Una luce illuminava la zona, potevo così vedere chiaramente ogni cosa. Grida inimmaginabili riempivano l’aria. Erano le grida di un uomo.

”Ascoltami”, disse Gesù. “Quello che stai per vedere e sentire è vero. State attenti voi servi del Vangelo, questo racconto è fedele e vero. Alzatevi evangelisti, predicatori, dottori della mia Parola e tutti voi, che siete chiamati ad annunciare il Vangelo del Signore Gesù Cristo. Se stai peccando, pentiti o perirai anche tu”.
Camminammo fino alla distanza di quattro metri e mezzo dall’attività. Vidi delle creature vestite di nero marciare attorno ad un oggetto, somigliante ad una scatola. Nell’esaminarla, vidi che l’oggetto era una bara e le creature erano demoni. Una vera bara con attorno dodici demoni, che marciavano, cantavano e ridevano. Ognuno di loro aveva in mano una lancia aguzza. La conficcavano con violenza nelle piccole fessure della bara.
C’era una grande paura nell’aria ed io temevo per quello che succedeva davanti ai miei occhi.
Gesù conosceva i miei pensieri e mi disse: “Figlia mia, ci sono qui diverse anime che sono torturate; ci sono diverse torture per le anime. C’è un castigo più grande per quelli che predicavano il Vangelo e che sono tornati indietro nel peccato, o per quelli che non hanno ubbidito alla chiamata di Dio per la loro vita”.
Sentii un grido disperato, senza speranza. Il mio cuore singhiozzava. “Non c’è speranza, non c’è speranza!”, gridava l’uomo. Il grido pieno di sconforto proveniva dalla bara e guardai anch’io nella bara. In quel momento gli spiriti maligni non potevano vederci.
Un vapore giallastro e sudicio riempiva l’interno del feretro. Qui c’era l’anima di un uomo, e i demoni, con le loro lance, lo colpivano di continuo.
Non dimenticherò i dolori che soffriva quest’anima. Piangendo, dissi a Gesù: “Lascialo uscire, Signore. Lascialo uscire”. La vista di quelle torture era terribile. “Se solo avesse potuto ottenere la libertà!”. Presi la mano di Gesù e Lo supplicai di liberare l’uomo.
Gesù mi disse: “Figlia mia, pace a te”.
Nello stesso istante che Gesù parlò, l’uomo ci vide e implorò dicendo: “Signore, Signore, lasciami uscire. Abbi misericordia”. Guardai dentro la bara e vidi un letto di sangue. L’anima stava proprio davanti a me e nel centro potevo vedere il suo cuore umano sanguinante. Tutti i colpi delle lance erano diretti verso questo cuore.
“Ti servirò adesso, Signore”, supplicò l’uomo: “Ma, per favore, aiutami ad uscire da qui”. Sapevo che l’uomo poteva sentire ogni colpo trafiggere il suo cuore.
“Giorno e notte è torturato”, disse il Signore. ”satana lo ha trasportato qui ed è egli stesso che lo tortura”.
L’uomo supplico di nuovo: “Signore, voglio predicare adesso il vero Vangelo. Parlerò dei peccati e dell’Inferno. Però per favore, aiutami ad uscire”.
Gesù disse: “quest’uomo era un pastore della Parola di  Dio. Un tempo mi serviva con tutto il cuore e  guidò molte persone alla salvezza. Molti che si  sono convertiti ascoltando la sua predicazione, dopo molti anni, mi servono ancora oggi. La concupiscenza della carne e l’inganno della ricchezza lo sviarono dal buon cammino. Lasciò che satana regnasse nella sua vita. Aveva una grande chiesa, una bella auto e un bel salario. Iniziò a rubare i soldi dalle offerte. Iniziò a dire bugie. Parlò falsamente e per metà con verità. Non permise che io lo correggessi. Gli mandai i miei messaggeri a dirgli di pentirsi e di predicare solo la verità. Però amava i piaceri di questo mondo più della vita con Dio. Sapeva di non dover insegnare o predicare un’altra dottrina che non fosse la verità che è rivelata nella Bibbia. Prima di morire insegnò che il battesimo nello Spirito Santo è una menzogna e che coloro che dichiarano di avere lo Spirito Santo sono degli ipocriti. Diceva che avrebbe potuto essere un ubriaco ed entrare in paradiso senza bisogno di pentirsi.



Diceva che Dio non avrebbe potuto mandare nessuno all’Inferno: Dio era troppo buono per poterlo fare, e molte buone persone si allontanarono dalla grazia di Dio. Disse anche che non aveva bisogno di Me, poiché era, ormai, come un dio. Organizzò seminari dove dava lezioni con falsi insegnamenti. Calpestò la Santa Parola con i suoi piedi. Nonostante tutto continuavo ad amarlo”.
“Figlia mia, è meglio non avermi conosciuto affatto, che conoscermi e rifiutare di servirmi”, disse il Signore.
“Se solo ti avesse ascoltato, Signore!”. Pensai.
“Se solamente gli fosse importato della sua anima e di quella degli altri”.
“Non volle ascoltarmi. Ogni volta che provavo a chiamarlo, non volle mai udire. Amava la vita facile. Lo chiamai, lo chiamai a pentirsi ma non volle rispondermi. Un giorno morì e venne direttamente in questo posto, ed ora satana lo tormenta per aver predicato la mia Parola ed aver così portato anime al mio Regno. Questa è la sua tortura”.
Guardai i demoni mentre camminavano attorno alla bara. Il cuore dell’uomo palpitava schizzando sangue. Non dimenticherò le torture e le grida di dolore e tristezza di quell’uomo.
Gesù guardò l’anima torturata nella bara con gran compassione, e disse: “il sangue di molte anime perdute sta sopra la mano di quest’uomo. Anche molti di loro ora  sono  tormentati”.  Con  il  cuore  addolorato  ce  ne  andammo,  proseguendo  il cammino.
Mentre ci incamminavamo, vidi un altro gruppo di demoni dirigersi verso un’altra bara; erano alti circa un metro, vestiti con abiti scuri e con cappucci che coprivano la loro testa. Questi facevano a turno per tormentare l’anima.
Riflettevo su come l’orgoglio, presente in tutti noi, ci renda difficile l’ammettere di aver sbagliato e come ci impedisca di farci perdonare. Spesso, rifiutiamo di chiedere perdono e di umiliarci, continuando come se fossimo i soli ad avere ragione. Però ascoltami, anima, l’Inferno è reale; non venire in questo posto.
Poi Gesù mi mostrò un gigantesco orologio che si distendeva su tutto il mondo, e lo ascoltai ticchettare. La lancetta delle ore era posta sul mezzogiorno, e quella dei minuti girava fino a che si fermò a tre minuti prima di mezzogiorno. Mentre la lancetta si muoveva, il ticchettare diventava sempre più forte finché lo si potesse sentire su tutta la terra.
Dio parlò, e la sua voce era come un suono di tromba, come il fragore di molte acque. “Chi ha orecchi, ascolti quello che lo Spirito delle Chiese dice”, disse. “State pronti! Nel momento in cui tu non te lo aspetti, ritornerò. Ho sentito come l’orologio avanza. Sono le dodici! Lo Sposo è arrivato per prendere la Sua Sposa”.
Amico mio, sei pronto per la venuta di Cristo? O sei come coloro che dissero: “Non oggi, Signore”? Vuoi chiamare il Suo nome e essere salvato? Ricordati, Gesù può e ti salverà da tutti i mali, se oggi lo preghi e ti penti. Prega per la tua famiglia e i tuoi cari, perché vengano a Cristo, prima che sia troppo tardi.
Dai ascolto a Gesù quando dice: “Ti proteggerò da ogni male. Ti guarderò in tutto il tuo cammino. Io ti salverò. Salverò i tuoi cari. Chiamami oggi e vivi”.
Con lacrime, prego che tutti coloro che leggono questo libro riconoscano la verità, prima che sia troppo tardi. L’Inferno è per l’eternità. Provo, meglio che posso, a descrivere tutte le cose che vivi e ascoltai. So che tutte queste cose sono vere. Mentre proseguirai la letture di questo libro, pregherò che tu ti penta dei tuoi peccati e che tu possa accettare Gesù Cristo come tuo personale salvatore.
Ascoltai il Signore dire: “Ora è il tempo di andare. Torneremo domani”.


  


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