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Rivoluzione civile che fare

Creato il 04 marzo 2013 da Controcorrente

RIVOLUZIONE CIVILE CHE FARELa sconfitta elettorale, non deve essere motivo di scoramento per il progetto di RC, ma di rilancio e migliore riorganizzazione. Dato il quadro politico nazionale è probabile infatti che, entro un anno, ci sia l’occasione di riproporsi a nuove elezioni. Per farlo, con speranze di successo, occorre però partire da una analisi delle cause dell’insuccesso  e,  conseguentemente,  delle cose concrete da fare .

Mi pare che le ragioni possano essere  riassunte in  questi elementi principali: -la grande espansione del M5S che ha inglobato il potenziale elettorato di RC-la mancanza di tempo per  organizzare e proporre in modo più organico  e convincente il progetto di RC-la personalizzazione ed il taglio quasi esclusivamente di tipo giustizialista dato  alla proposta.-la mancanza di  un dialogo diretto tra vertici e base con gli strumenti idonei per farlo.

Le soluzioni conseguenti a questi problemi parte di di COMUNICAZIONE,ma soprattutto di  ORGANIZZAZIONE,  sono dunque i punti chiave  su cui intervenire da subito:-creando in rete un sito  di riferimento con strumenti che consentano davvero la pratica della democrazia diretta e partecipata dei cittadini ed un dialogo con i vertici  creando sul sito di riferimento o su altro esterno :-un forum di prima  discussione e voto,-un blog giornale con possibilità di partecipazione diretta da parte dei cittadini con competenze di scrittura ,come si è cercato, parzialmente  di fare  su quello degli Arancioni. -piattaforme di proposte e voto per candidature e programmi come Liquid feedback  ed altre piattaforme integrative .-Un canale diretto di dialogo con la dirigenza.In sostanza occorre  creare davvero,cosa che non è stata fatta neppure da Grillo sul suo blog, un sito prototipo  estendibile poi a livello di gruppi locali dove i cittadini possano essere coinvolti,organizzarsi attivamente e partecipare direttamente alla costruzione del movimento. In un certo senso superare Grillo nel modello di democrazia diretta che fin’ora  non ha ancora attuato sul suo stesso blog.Questo spazio dovrebbe essere aperto a tutti i movimenti compreso il m5s che si ispirino al modello di democrazia dal basso.Anche la scelta del leader e della dirigenza dovrà  avvenire democraticamente  attraverso questo strumento. Anche Ingroia ed altri leader di RC dovranno,a mio avviso, sottoporsi  a primarie online  per decidere  dirigenza e il leader  o referente. Occorre dunque  uscire dal personalismo. In questa fase preliminare, si dovrebbe dunque  definire uno staff di riferimento composto da tecnici informatici ,competenti in scrittura amministratori ecc  in grado di realizzare il progetto e  coordinarne le fasi, sia a livello centrale che dei gruppi locali. Creare in definitiva le basi per un movimento  realmente democratico con candidature decise dal basso, dove ogni cittadino può davvero partecipare e proporsi con programmi costruiti dal basso . L’alternativa , a questa linea  è quella di confluire nel m5s portando come gruppo,  al suo interno, le istanze di RC .Per approfondimenti sul progetto in rete che va in tale direzione :http://progettodemocraziadiretta.blogspot.it/

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