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Robert Jordan e i manufatti del potere

Creato il 30 dicembre 2014 da Martinaframmartino

Robert Jordan e i manufatti del potere

I manufatti del potere

Uno dei danni provocati dalla Frattura del Mondo è stato la perdita di documenti e conoscenze antichissimi. Inoltre, si è persa la comprensione oggetti che il tempo ha conservato. Spesso non si sa quale fosse l’originario utilizzo di questi manufatti realizzati con il Potere, e comunque si è smarrita la capacità di ricrearne altri simili.

Questi oggetti, che hanno generalmente la forma di oggetti di uso quotidiano, come bracciali o bastoni, sono molto rari e possono essere di tre tipi.

Robert Jordan e i manufatti del potere
Gli angreal permettono a chiunque sia in grado d’incanalarlo, di manipolare l’Unico Potere in quantità superiore a quella utilizzabile in piena sicurezza e senza aiuti.

I sa’angreal sono simili agli angreal, ma molto più potenti.

Ogni angreal o sa’angreal è stato realizzato per essere adoperato solo da uno dei due sessi. Una donna non può utilizzarne uno realizzato per essere adoperato da un uomo, e viceversa, anche se esistono voci relative all’esistenza di manufatti di questo tipo utilizzabili indifferentemente da uomini e donne.

Robert Jordan e i manufatti del potere
Al contrario alcuni ter’angreal possono essere usati da chiunque. Questi manufatti sono stati realizzati per eseguire un preciso compito. Alcuni continuano a essere utilizzati anche se il loro scopo originale è del tutto ignoto, e se un errore nel loro utilizzo può uccidere o rendere incapace d’incanalare chi li ha adoperati.

Una buona parte dei ter’angreal sopravvissuti alla Frattura è costituita da soglie o archi. Non è noto dove venga trasportata la persona che vi entra, né come avvenga questo “spostamento”, ma finché questa si trova al suo interno tutto ciò che le accade ha la consistenza della realtà. Le ferite sono ferite reali, così come lo è la morte, anche se molte cose possono apparire diverse da ciò che erano prima di varcare la soglia.

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Fra i ter’angreal adoperati nella serie, il primo che si incontra è costituito da una serie archi arrotondati, grandi abbastanza da poterci camminare sotto e appoggiati su uno spesso anello d’argento. Usato per gli esami delle Novizie e delle Ammesse, questo manufatto mette ogni donna faccia a faccia con le sue paure. Gli archi sono tre, uno per ciò che è stato, uno per ciò che è e uno per ciò che potrebbe essere.

Torna qui il tempo come protagonista delle azioni e delle scelte umane, e come motivo fondamentale della saga.

Un altro ter’angreal molto importante è il Bastone dei Giuramenti, che rende vincolanti i giuramenti pronunciati da chi lo tiene in mano.

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Il più curioso, anche se al momento il suo scopo è ignoto, compare brevemente ne Il sentiero dei pugnali. Si tratta della “statua di un uomo grosso e barbuto con un sorriso allegro che reggeva un libro; era alta una sessantina di centimetri e sembrava fatta di bronzo scurito dagli anni”.

Interrogato in proposito, Robert Jordan ha spiegato che anche se non può fare cameo nelle sue opere come faceva Alfred Hitchcock, gli piace comunque apparire in pubblico…

Un tempo divenuto leggenda

Robert Jordan e i manufatti del potere
Abbiamo già ricordato quel tempo, prima della Frattura, in cui uomini e donne potevano incanalare fianco a fianco l’Unico Potere senza paura, e saidin non era ancora stato contaminato.

In quel tempo non c’erano guerre — persino la parola guerra era stata dimenticata, e la conoscevano solo gli studiosi, e cose che in seguito avrebbero suscitato meraviglia erano comuni.

Coloro che vennero dopo chiamarono quel tempo Epoca Leggendaria.

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A distanza di oltre tremila anni sono poche le notizie certe su quell’epoca, e tutte ottenute da frammenti di antichi manoscritti usati dagli studiosi come tessere di un puzzle, nell’impossibile tentativo di ricostruire un disegno perduto per sempre.

Fra le poche certezze vi è quella che fu un’epoca lunga e prospera, nella quale anche la criminalità era stata quasi totalmente sconfitta.

La ricchezza fine a sé stessa aveva smesso di essere un obiettivo. L’onore e il rispetto degli altri, rispettati in massimo grado, potevano essere ottenuti solo servendo la propria comunità. E tutti cercavano di essere utili al meglio delle loro capacità.

Robert Jordan e i manufatti del potere
Le persone che raggiungevano lo status più elevato erano pertanto quelle le cui particolari abilità gli consentivano di prestare il servizio più grande, cioè coloro che erano in grado di manipolare l’Unico Potere.

Queste persone furono chiamate Aes Sedai, termine che nella Lingua Antica significa “servitore di tutti”.

Gli Aes Sedai, uomini e donne, usavano il loro dono per il bene del mondo. Il loro simbolo era un cerchio per metà bianco e per metà nero, con i due colori separati da una linea sinuosa. Questo simbolo rappresentava l’uguale e opposta forza di saidin e saidar che, con il loro equilibrio, costituivano le due metà della Vera Fonte.

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Il simbolo richiama in maniera molto evidente l’ideogramma taoista che raffigura le forze opposte e interdipendenti di yin e yang. Tradizionalmente yin è associato al buio, all’acqua, alla ricettività e al principio femminile, e graficamente è la goccia che va dall’alto verso il basso. Yang è associato alla luce, all’aria, all’azione e al principio maschile, ed è identificabile con la goccia che va dal basso verso l’alto.

Robert Jordan ha invertito le associazioni dei due colori, e ha eliminato i due punti che, inseriti nel colore opposto, contribuiscono a mantenere l’armonia nella realtà taoista. E forse questo è un segnale del fatto che se saidin e saidar non lavorano insieme come le due metà dell’Unico Potere il risultato non può che essere disarmonico e precario.

Dopo la Frattura questo simbolo è scomparso, per essere sostituito dalle due metà che lo componevano.

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La Fiamma di Tar Valon è il simbolo di Tar Valon — la città dove ha sede la Torre Bianca — delle Aes Sedai e dell’Amyrlin Seat, l’Aes Sedai di grado più elevato. È la rappresentazione stilizzata di una fiamma, ed è raffigurata come una goccia bianca con la punta rivolta verso l’alto.

Il suo opposto è la Zanna del Drago, un simbolo stilizzato, generalmente colorato di nero, a forma di lacrima capovolta in equilibrio sulla propria punta.

Scarabocchiato all’esterno di un’abitazione, è un’accusa di malvagità nei confronti di chi la abita, o un tentativo di attirare l’attenzione del Tenebroso su di loro.

Ma sul Tenebroso, e sulla guerra che ha stravolto l’aspetto del Mondo, ci soffermeremo in un futuro non meglio precisato.

 



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