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Rodrigo Guirao Diaz in "Terra ribelle": dal mondo di patty a quello delle patte

Creato il 12 ottobre 2010 da Dejavu
Se il Don Rodrigo di manzoniana memoria fosse stato così, te lo saluto a Renzo Tramaglino! Lucia sarebbe ancora al palazzaccio a lucidare armature e a tirar dadi con i bravi., aspettando che il suo Don finisca le pallosissime cene con il cugino Attilio. Tanto più che questo Rodrigo - Guirao Diaz - sta pian pianino conquistando anche l'Italia. Sbarcato da noi in sordina grazie al "Mondo di Patty", serie tv dove interpreta Nicolas con las divinas che hanno conquistato un notevole successo tra i giovanissimi, ora sarà Andrea nell'ultima fiction diretta da Cinzia Th Torrini, "Terra ribelle".Ribelle sarà pure il suo personaggio, un buttero maremmano e fuorilegge la cui amicizia fraterna con un altro ragazzo si trasformerà in odio viscerale a causa dell'amore per la stessa donna. Un cowboy in piena romance, insomma.

Argentino d'origine, nato a Buenos Aires nel 1980, riparatore di videogiochi Rodrigo Guirao Diaz decide che di quei video vuole oltrepassare lo schermo. Molla i Tetris e i Pac Man al loro destino - e a elettricisti sicuramente più cessi di lui - per studiare recitazione al centro culturale di San Martin. Poi arrivano gli spot, grandi veicolatori dell'immagine e, infine, i primi ingaggi e le prime ingrifature del pubblico.
 Si costruisce un fisico plastico - per essere all'altezza dei ruoli che gli chiedono, dice lui a "Vanity Fair" - e prende parte a produzioni minori in patria. Immagino con poco guardaroba addosso. Fa caldo in Argentina! Sempre in Argentina gira "Terra ribelle" che però si pretende ambientata nella Maremma selvaggia di metà '800, ma in Italia l'attore ci viene veramente, durante il concorso delle Miss e, in un italiano quasi perfetto, promuove il suo ultimo ruolo davanti ad una Carlucci che resta allibita da cotanta bravura. Milly è convinta infatti di essere l'unica donna poliglotta nel mondo dello spettacolo e considerando il livello medio degli altri conduttori televisivi non la si può certo biasimare. 
 
Maremma maiala ma è proprio un belvedere!

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