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Roma intitola un giardino al partigiano magliese Uccio Pisino

Creato il 05 gennaio 2011 da Cultura Salentina
Roma intitola un giardino al partigiano magliese Uccio Pisino

Antonio Pisino (1917 -1944)

Antonio Pisino (1917-1944), partigiano magliese e attivista nel Movimento Comunista d’Italia meglio conosciuto come Bandiera Rossa, fu organizzatore politico e fervente attivista della resistenza romana. Brillante studente di Economia presso l’Università la Sapienza di Roma, che gli ha riconosciuto la laurea ad honorem, si arruolò dapprima volontario nella Regia Marina diventando poi ufficiale nella divisione del C.R.E.M. (Corpo Reali Equipaggi della Marina).

16 ottobre del 1942 nella Parrocchia di Sant’Andrea delle Fratte di Roma sposò Edelweiss Rossi, figlia del titolare dell’omonima latteria ove fu fatto prigioniero dai nazisti assieme ad Aladino Govoni e Unico Guidoni durante una riunione cospirativa. Dopo aver subito le torture nella famigerata Via Tasso e passato in Regina Coeli per scontare tre anni di carcere, a seguito della rappresaglia nazista per l’azione partigiana contro le S.S. in via Rasella, fu trucidato alle fosse Ardeatine il 24 marzo 1944. Fu decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Nel 1947 la vedova Edelweiss sposò Remo Farneti; dal matrimonio nasce Patrizia. Forte  è l’interessamento di quest’ultima circa la vita del primo marito di sua madre, quale grande eroe e patriota italiano, tanto da promuovere presso l’ufficio toponomastico di Roma la richiesta per la  titolazione di un luogo a nome di questo nostro illustre concittadino. La Giunta Capitolina con deliberazione n. 96 del 01/12/2010 “Denominazione di nuove aree di pubblica circolazione. Estensioni, soppressioni, rettifiche e precisazioni di denominazioni stradali già esistenti” individua nel MUNICIPIO XI – Quartiere X – Ostiense R/T 83/2010 un «Giardino Antonio Pisino: Martire delle Fosse Ardeatine (1917-1944)» sito lungo via Pellegrino Matteucci in prossimità delle Fosse Ardeatine. L’illustre cittadino magliese rientra, dopo sessantasei anni dalla morte, ufficialmente nella toponomastica dell’Urbe a riconoscimento del suo patriottismo e del sangue versato per la libertà del popolo italiano.

Come scrissi in altro articolo, dal titolo Partigiani magliesi caduti nella guerra di liberazione, Antonio Pisino demistifica la leggenda storica secondo la quale  la II Guerra Mondiale sia stata per le popolazioni meridionali non una battaglia combattuta per i più alti ideali patriottici e nazionali quanto, invece, una lotta principalmente contro la fame e la povertà generate dal grande disastro.

La verità, tuttavia, è ben differente perché i documenti storici circa il ruolo dei nostri eroi meridionali negli eventi italiani del 1943-45, svelano il nome di tanti giovani che si immolarono nel nome di un’Italia libera” così come si sacrificò il l’eroe magliese Uccio Pisino.


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